Il Catania dà continuità al colpo esterno di Avellino. Archiviata senza troppi affanni la pratica Bisceglie, cogliendo un risultato che fa balzare la squadra al quinto posto in classifica nel girone C.
Il 3-0 finale è la perfetta sintesi di un Catania che da un lato non subisce gol, dall’altro vede la porta con più regolarità, trovando la via della rete sia su palla inattiva che su azione. Migliora anche lo sviluppo del gioco. Più fluido e armonico, meno prevedibile, che sfrutta una coralità di espressione della manovra. Sulle corsie laterali comincia a prendere forma il Catania di Raffaele, quello che vede i quinti a tratti difendere, a tratti attaccare con la stessa efficacia. Portando tanti uomini nelle due fasi, con i quinti che spesso si rilevano persino attaccanti aggiunti, come sottolineato da Luca Calapai, andato a segno per la prima volta in questa stagione.
I rossazzurri fanno registrare progressi nell’ambito di un percorso di crescita che, tuttavia, non si deve arrestare. Questo Catania conserva un potenziale inespresso, che va ricercato nel recupero di tutti i calciatori attualmente in infermeria o fisicamente non al top. In generale i margini di miglioramento sono ancora ampi. Il giro palla, ad esempio, dovrebbe essere più immediato e continuo nell’arco dell’intera durata del match. Evitando di perdere il possesso della sfera in situazioni potenzialmente pericolose. Ribaltando l’azione con più lucidità e meno frenesia. Attaccando lo spazio con maggiore convinzione e costanza.
La squadra sembra essere sulla strada giusta, avendo ritrovato solidità e compattezza. Ed è chiaro che vincere aiuta a vincere, fa morale, alimenta l’entusiasmo indispensabile per affrontare al meglio una stagione difficile. Poche palle gol concesse agli avversari; tante sgroppate con Calapai, Pinto e Biondi in ascesa; il centrocampo che ha trovato il giusto equilibrio con Welbeck e Maldonado; l’attacco che conferma un Pecorino in grande spolvero ed accoglie un Sarao che sta lavorando sodo per allinearsi alla condizione dei compagni e, intanto, ha siglato il suo secondo gol stagionale. Tutti segnali di un Elefante che, fiero ed orgoglioso, barrisce lungo la strada del progresso. Lavorando sui difetti e massimizzando i pregi.
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