Ecco le parole dell’allenatore del Catania, Giuseppe Raffaele, in vista della sfida casalinga di domani pomeriggio contro il Catanzaro che chiuderà il 2020:
“L’aria di casa ci farà sicuramente bene. Il Massimino è il nostro stadio e il posto dove noi vogliamo da qui alla fine giocare tutte le partite interne che restano, speriamo di poterle giocare col nostro pubblico. Per noi sarebbe fondamentale perché si otterrebbe la sintesi di tutto. L’ho detto sempre, il calcio senza pubblico non è uguale e soprattutto per me allenatore del Catania e per la nostra squadra la spinta dei tifosi credo sia fondamentale per ottenere i risultati, quindi il rientro al Massimino è una grande cosa, ma il mio auspicio è quello di lottare davanti ai nostri magnifici tifosi. Come ho detto tre giorni fa, il Catania ha fatto un percorso completamente diverso rispetto alla Ternana, al Bari, al Catanzaro e all‘Avellino. Il Palermo stesso credo che abbia un budget nettamente superiore in confronto a quello che è stato speso quest’anno. Però, come dissi alla mia presentazione, l’obbligo di chi indossa questa maglia e difende questi colori è quello di puntare al massimo. Stiamo cercando nelle difficoltà nostre di gruppo, che ci hanno un po’ penalizzato, di cercare di arrivare a questa sosta nella parte più alta possibile, sia come posizione che come punteggio. Ci siamo quasi, stiamo per tagliare questo traguardo e da lì in poi cercheremo di andare ad aggredire il girone di ritorno con la consapevolezza di essere diventati una squadra vera, perché si ha sempre bisogno di un percorso. Questa è stata fatta quasi del tutto con giocatori nuovi e oggi si comincia a vedere che in campo si ha molta più personalità nel gioco, molta più conoscenza e quindi questo percorso ci può portare a fare grandi cose”.
“Nel Catanzaro Carlini ha una posizione ibrida che fa diventare il 3-5-2 in fase di possesso un 3-4-1-2 oppure va a cercare la zona libera di campo dove andare a ricevere. Noi domani dobbiamo fare una partita di mentalità, abbiamo la possibilità di chiudere prima della sosta in casa. Una bella partita dove andiamo ad affrontare una squadra sicuramente forte e dobbiamo scendere in campo per fare assolutamente i tre punti, la mentalità è questa. Bisogna cercare in tutte le maniere possibili, anche dopo solo una giornata di riposo, di spingere le energie mentali e anche quelle che non ci sono fisicamente. Si sente il bisogno di vincere questa partita per coronare al massimo un obiettivo che abbiamo cominciato a perseguire nel momento più difficile. Siamo all‘ultima partita dell’anno e mentalmente non dobbiamo fallire la prestazione. I nostri avversari hanno tante individualità di spessore, ma io temo sempre di più la mia squadra. All’allenamento di oggi ho visto i ragazzi in salute, è la prima volta che arriviamo a una partita ravvicinata con buone alternative e abbiamo soltanto qualche problemino in una zona di campo nella quale andare a mettere le mani in poco tempo. Ci sarà forse da fare qualche staffetta in questo settore, ma per il resto sono carico come tutta la squadra perché domani dobbiamo dare il massimo. Si è fatto un percorso in velocità, abbiamo saltato una preparazione effettiva e iniziato a mettere piano piano le basi. Abbiamo cominciato con una fase difensiva che ci ha consentito di fare punti all’inizio per poi cercare di sviluppare determinate cose. Voglio vedere la squadra giocare meglio dal punto di vista della finalizzazione negli ultimi 20 metri. Abbiamo acquisito grande personalità nel tenere la palla nelle ultime 4-5 partite e, tranne che con la Cavese, siamo stati sempre noi a dettare i ritmi del gioco, compreso Potenza, dove secondo me per lunghissimi tratti della partita abbiamo tenuto il pallino e dobbiamo trovare imprevedibilità. Questa lo otteniamo con la crescita di Piccolo, con l’ottima forma fisica trovata da Sarao, che è stato decisivo in queste partite, aspettiamo Reginaldo e sono sicuro che in fase offensiva otterremo più sbocchi per ottenere risultati e prestazioni”.
“Rosaia non è convocato, Piccolo ha fatto due partite consecutive dopo 8 mesi di inattività e quindi per domani valuterò fino all’inizio della partita come dosare il suo impiego, che deve essere devastante per la partita. Quindi vedremo con calma in base alle soluzioni che ci sono perché dopo 2-3 giorni diventa determinante intuire con un solo allenamento la soluzione migliore. La squadra vuole la pressione di stare in alto e io la adoro. Soffro quando la classifica diventa anonima, ma per pensare di stare in alto c’è da cavalcare tanto perché in 5-6 punti ci sono 8 squadre e con 2 passi falsi ti ritrovi anonimo. Dobbiamo pensare soltanto a una partita per volta e guardare la classifica a 6–7 giornate dalla fine per cercare di ottenere il massimo nello sprint finale. La vigilia è un po’ diversa dalle altre, perché dopo aver corso in velocità con imprevisti abbiamo questo rush finale e l’obiettivo è lo stesso che avevamo dopo la sconfitta di Teramo, cioè risalire al massimo in classifica. Ultimamente abbiamo posto l’obiettivo della terza piazza e ce l’abbiamo fatta con riferimento ai punti ottenuti sul campo, ma vorremmo riuscire nell’intento anche nella classifica reale, che include la penalizzazione. Pensando positivamente, questi due punti li avremo a gennaio. Io adesso calcolo il Catania con 28 punti effettivi. Se poi non ce li restituiranno, da quel momento penseremo alla classifica col meno 2. Tonucci sarà della partita e dalle prime giornate sono cresciute forma fisica e consapevolezza. Adesso resta l’atto finale per perfezionare questi ultimi 20 metri di gioco. Dobbiamo sfruttare al massimo il potenziale che abbiamo”.
VIDEO: le parole di Raffaele alla vigilia di Catania-Catanzaro
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***