Mister Giuseppe Raffaele sperava di chiudere l’anno con i tre punti in tasca, così non è stato ma è ugualmente felice per la prestazione offerta dalla sua squadra contro il Catanzaro:
“Abbiamo fatto una bella rincorsa. C’è molto rammarico per non avere vinto, a seguito della prestazione fatta. Siamo riusciti a pareggiare nel finale, poi ci abbiamo provato ancora. Sembrava una partita stregata ma c’è la conferma che questa squadra cresce. Al Catanzaro è stata concessa solo qualche ripartenza, situazioni in cui loro sono molto pericolosi avendo gente rapida come Di Piazza. Il gol subito quasi a freddo non ci ha condizionato, continuando a palleggiare e dominare nel possesso. Siamo stati anche più veloci nel giro palla. Spesse volte il Catania è andato alla conclusione, mi è piaciuto tanto sia a livello individuale che collettivo. Abbiamo anche rimescolato delle situazioni tattiche. E’ venuto fuori un risultato di parità ma, senza nulla togliere al Catanzaro, credo meritassimo nettamente i tre punti. I tifosi penso che si siano rispecchiati in questa squadra che ha dato il cuore e dominato. Siamo stati avvolgenti. Ho visto belle giocate. Unico rammarico, non avere finalizzato però questo Catania comincia ad entusiasmare la gente. Abbiamo fatto la partita tutta nella metà campo del Catanzaro – che ha giocato di rimessa – finendo con Sarao e Pecorino punte centrali, Reginaldo alle loro spalle, Manneh e Piovanello ai lati. Una sorta di 3-2-5. Con un pò più lucidità nel finale potevamo anche segnare il 2-1. Penso sia stata una grande partita, solo noi abbiamo tirato in porta”.
“Il gol del Catanzaro? Abbiamo avuto una lettura sbagliata su quella giocata, con un rimpallo in mezzo al campo e poi una giocata improvvisa, tagliandoci alle spalle. Ha influito il fatto che non siamo riusciti a pareggiarla prima. A quel punto sarebbe diventato un assedio continuo perchè la mentalità della squadra era quella di andare a vincere. Avevo chiesto una partita aggressiva e sono stato accontentato. I ragazzi mi hanno reso felice ma rimane l’amarezza per la mancata vittoria. Le sostituzioni? Sia Pinto che Piccolo cominciavano ad essere sulle gambe, ne approfitto per ringraziare Piccolo che nonostante non fosse ancora al meglio ha voluto dare il suo contributo. Questa è una mentalità importante. Anche Pinto si è riaggregato da poco tempo. Avevo queste frecce da mettere dentro, Piovanello e Manneh. Con la loro velocità e freschezza hanno dato qualcosa in più alle nostre giocate. Con Reginaldo, l’intento era quello di schiacciare ulteriormente i giallorossi”.
“Questo Catania mi dà segnali di crescita continui. Bisogna essere equilibrati e volare bassi. E’ un campionato molto tosto con squadre veramente attrezzate e noi continuiamo a credere in quello che facciamo. Migliorando anche in alcune individualità che cominciano ad entrare in forma. Adesso c’è questa sosta che consentirà di lavorare con maggiore tranquillità in vista della seconda parte di campionato. Sul campo i punti acquisiti sono 29. La classifica dice 27, ma mi viene riferito che abbiamo una grandissima possibilità di vederci restituito il -2 di penalizzazione. L’ambizione è quella di vivere alla giornata, ricercando sempre la crescita”.
“Manneh? Tutti hanno avuto spazio finora. Tanti calciatori hanno la possibilità di dimostrare il proprio valore, ognuno con le proprie caratteristiche. L’importante è che quando si ha la possibilità di giocare, io venga messo in difficoltà nelle scelte. Quando chi subentra dà delle risposte, significa che aumentano le alternative importanti. Reginaldo? Si è riaggregato da poco con la squadra, a Potenza non doveva essere neanche convocato ma, poi, viste le altre defezioni ho deciso di portarlo con noi. Anche oggi era un pò rischioso farlo giocare, ma ho pensato che la sua presenza fisica e tattica dietro le punte ci potesse consentire di aprire ancora di più la difesa. Dobbiamo portare in condizione parecchi giocatori arrivati in ritardo e qualcuno reduce da infortuni, lavorando su determinati concetti. C’è tanto lavoro da fare ancora”.
“Io cerco sempre di guardare al lavoro, al modo di portare una squadra in campo secondo quelle che sono le caratteristiche dei giocatori. La classifica è molto corta, con un paio di risultati positivi allunghi, se freni rientri nel gruppo anonimo. Credo che siamo un pò avanti rispetto alle attese d’inizio stagione ma proseguiamo su questa strada, cerchiamo di migliorare la squadra e di giocarci un sogno. Si parlava di anno di transizione all’inizio, ma nel mio cuore e nella mia convinzione c’è il fatto che questo può essere un anno incredibile. Il Catania era fallito, poi è avvenuto il miracolo. Sembrava che dovessimo soffrire le pene dell’inferno, invece oggi siamo in una posizione di classifica che ci rende ambiziosi ed il futuro tende alla positività. Non c’è lo stadio che può aiutarci, peccato perchè oggi la spinta del pubblico avrebbe accelerato ancora di più la nostra spinta. Io voglio che questa squadra riceva l’entusiasmo della città dandoci qualcosa in più, portandoci a spingere tutti più in alto. Garantisco ai miei tifosi che tutti insieme possiamo giocarci un sogno. Non conosco il futuro ma le prospettive del Catania sono buone“.
“Faccio gli auguri a tutta la città, alla tifoseria, ai tifosi delle Curve che purtroppo non possono sostenerci. Da quando ho l’onore di sedere su questa panchina non ho potuto avere le Curve a nostro fianco. Questa squadra capirebbe meglio cosa vuol dire indossare la maglia rossazzurra e darebbe ancora di più. Sto cercando di trasferire questa mentalità e di far capire che le critiche vanno accettate perchè Catania non c’entra nulla con la C. Questo è un anno diverso, non come gli altri anni in cui si puntava dichiaratamente a vincere il campionato. Ma ripeto, non voglio buttare un anno non avendo provato a giocarci il nostro sogno”.
VIDEO: le parole di Raffaele al termine della gara
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