Il Catania di Raffaele ha costruito gran parte delle proprie fortune stagionali su compattezza ed equilibrio tra i reparti. A centrocampo il tecnico barcellonese ha disegnato una mediana di sostanza e impresso vivacità alle corsie laterali, trovando la chiave di volta per affrontare un torneo dalla componente agonistica notoriamente preponderante come il Girone C di Serie C.
Nello schieramento a cinque, elementi fosforosi come Nana Welbeck e Giacomo Rosaia si sono rivelate pedine imprescindibili al pari dell’estroso ecuadoregno Luis Maldonado, il giocatore dotato di maggior qualità in mezzo al campo. In crescita pure il rendimento di Jacopo Dall’Oglio, il quale sembra essersi lasciato alle spalle la deludente stagione passata con prestazioni confortanti. Tra i giocatori maggiormente impiegati c’è Kevin Biondi, valido prodotto del settore giovanile etneo e utilizzato sia come interno di centrocampo che da esterno, ruolo quest’ultimo dove ha sfoderato le migliori performance stagionali. Atteso dalla prova di maturità calcistica, l’auspicio è che si possa costruire attorno a lui il Catania del futuro.
Gradito ritorno in rossazzurro è stato quello di Mariano Izco, il quale dopo aver girato negli ultimi anni diverse squadre ha deciso di tornare al “primo amore” mettendosi in gioco con umiltà, professionalità e senso d’appartenenza al servizio dello spogliatoio. In ombra l’esperto brasiliano Bruno Vicente, scarsamente utilizzato dal tecnico Raffaele e attualmente alle prese con un problema al ginocchio. Sugli esterni il gioco delle coppie Calapai/Albertini e Pinto/Zanchi sta funzionando, facendo sì che la squadra colmasse una lacuna atavica e trovasse soluzioni funzionali alla propria identità tecnico-tattica.
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