Per saperne di più sulla trattativa con Joe Tacopina, ‘Sport Sicilia Preview’ – trasmissione in diretta su Telecolor – ha ascoltato l’intervento dell’avvocato Giuseppe Augello, legale rappresentante di Sigi operativo con il Calcio Catania. Ecco quanto evidenziato da TuttoCalcioCatania.com:
“La ristrutturazione del debito è tuttora in corso. Affidare le sorti del Catania all’entourage di Tacopina spinge molto la Sigi a concludere questa vicenda che adesso, sul piano del contratto, potrebbe essere agli sgoccioli. E’ prevista come possibilità che una parte della Sigi e Nicolosi, Presidente in pectore, resteranno con Tacopina ma qui entrano in gioco degli schemi societari e di governance per cui bisogna andare a seguire Tacopina anche negli aumenti di capitale, ma ovviamente lui ha delle possibilità diverse rispetto ai soci della Sigi. Resta tutto quello che di buono è stato fatto, la società era stata lasciata in una situazione di abbandono. Chi potrà rimanere dell’attuale proprietà, rimarrà“.
“Il mio interlocutore rimane l’avvocato Arena, non potrei parlare con Tacopina del contratto d’acquisto. La visita cordiale di quest’ultimo è sempre utile sul piano umano e contrattuale perchè il contratto deve essere negoziato e le parti si devono, tra virgolette, piacere. C’è un programma di adempimenti reciproci da rispettare per arrivare poi al closing, che sancirà il vero passaggio di proprietà, realizzabile con atto pubblico. Il movente della trattativa con Tacopina è garantire un programma per ritornare in Serie A, si è spinto anche a parlare di Europa. Siamo giunti ad un momento importante della trattativa“.
“L’iniziativa della Sigi di salvare il Catania è stata un pò pazza. Inizialmente si riteneva di poter gestire meglio e con più tempo la situazione debitoria, che era incandescente ed incancrenita. Era stato molto difficile anche l’approccio con la Covisoc e la Lega Pro. Nessuno credeva che la Sigi con il suo lavoro sarebbe arrivata in porto. I soci Sigi sono tifosi del Catania e ritengono che Tacopina rappresenti la migliore soluzione possibile. C’è stato un risveglio complessivo d’interesse per il Catania. Penso che il gruppo di Tacopina abbia un piano industriale ambizioso, cerchiamo la predisposizione migliore per accettare lo schema contrattuale proposto da Tacopina ma c’è anche da pensare alla dignità dei soci, ad eventuali possibilità diverse se non si addivenga ad una soluzione. Senza fare follie ma avendo il giusto equilibrio in queste vicenda. L’impostazione filosofica del contratto di Tacopina è da rivedere nei presupposti e nella conclusione. Si comprende bene che nessuno vuole che si buttino i soldi nel baratro ma bisogna capire anche se si offre una situazione stabilizzata, certa, che possa condurre a conoscere esattamente l’investimento iniziale e capire quanto questo sia destinato al programma di rilancio della società. Non dimentichiamo che si agisce su un doppio binario, ristrutturazione del debito e rilancio societario. Abbiamo avuto sempre un confronto franco con l’avvocato Arena, credo che supereremo le difficoltà se c’è la volontà da entrambe le parti, senza posizioni di supremazia preconcette ma trovando il giusto equilibrio”.
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