Lo slittamento al 18 novembre del match con la Vibonese ha dato inevitabilmente inizio alla settimana d’avvicinamento al derby in casa rossazzurra. L’attesissima sfida d’andata si giocherà lunedì 9 novembre, in palio ci sono punti pesanti e la leadership calcistica regionale. Catania e Palermo tornano ad affrontarsi dopo sette anni. Era la stagione 2012-13 quando entrambe le squadre davano lustro e prestigio alla Sicilia in Serie A portando alla ribalta giocatori e allenatori che da lì a breve ottennero successo e fama internazionale.
Adesso la realtà delle due compagini isolane si chiama Serie C, un campionato tosto e dalla componente agonistica preponderante. Il Catania arriverà all’appuntamento con “la madre di tutte la partite” con 10 giorni di allenamenti sulle gambe e la possibilità di recuperare qualche acciaccato. Del resto il derby è la classica partita che si prepara da sola, il momento spartiacque di una stagione che sin qui ha riservato gioie e delusioni in egual misura per i colori rossazzurri.
Alla partenza sprint con un pareggio all’esordio e tre vittorie consecutive hanno fatto da contrappeso le sconfitte rimediate con le prime della classe Bari e Ternana, pesanti nel passivo e nel numero di gol incassati. Serve una scossa al doppio ko e quale migliore occasione se non quella che si prospetta nella serata del “Renzo Barbera”? Mister Raffaele è consapevole di poter dar vita ad un prestazione importante in completa sinergia con i suoi giocatori, alle prese con un fitto calendario di partite nel mese di novembre. Si comincia con il derby e si prosegue con Bisceglie, Vibonese e Turris in casa e le due trasferte di Teramo ed Avellino a completare il prossimo ciclo di partite che si preannuncia ostico e impegnativo a ogni latitudine.
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