Le statistiche parlano chiaro. Se da un lato la difesa regge, in avanti c’è una difficoltà evidente riconducibile al numero di gol realizzati. Sotto accusa sono finiti gli attaccanti ma lo sviluppo della manovra offensiva parte da dietro, da quei giocatori che dovrebbero supportarla ed è lì che risiedono le principali criticità. I centrocampisti s’inseriscono raramente con pericolosità, i cross arrivano, tuttavia manca la precisione e la stoccata vincente. Come ovviare, dunque, al problema gol?
Mister Raffaele ci lavora con il suo staff, magari valutando l’ipotesi di cambiare qualcosa in mezzo al campo a livello di interpreti o ruoli. In avanti, spazio ad un coppia di attaccanti oppure l’ex allenatore del Potenza proporrà un tridente ad Avellino? Pecorino e Reginaldo stanno facendo bene sul piano dell’impegno e della dedizione al sacrificio, ma mentre il primo sembra stia cominciando a trovare il feeling con il gol, il brasiliano continua a cercarlo. Nel frattempo spera di riacquisire minutaggio Sarao, tornato in campo a Lentini contro la Turris dopo lo stop forzato.
Biondi rappresenta un’ipotesi sempre considerata dal Mister, schierandolo da mezzala o esterno. Ultimamente ha trovato meno spazio Emmausso, non è detto però che non venga rilanciato a partire dalla gara di Avellino. Piovanello ha avuto un impatto molto positivo a Palermo ma non è riuscito a dare continuità alla prestazione del “Barbera”. Manneh, poco utilizzato finora e reduce dagli impegni con la Nazionale del suo Paese, assicura gamba e freschezza atletica ma al momento non ha confermato le attese d’inizio stagione, non riuscendo a mostrarsi incisivo. Nel frattempo Piccolo e Gatto sono fuori dai giochi (infermeria), Vrikkis si è visto in campo solo con la Primavera ed il giovane Arena è fuori lista (il ragazzo non sarebbe potuto tornare utile?). Una cosa è certa: il Catania è deficitario sotto porta, spetterà a Raffaele trovare il bandolo della matassa.
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