Covid permettendo, a dicembre – forse tra il 10 ed il 13 – Joe Tacopina si recherà personalmente a Catania per definire l’acquisizione del Calcio Catania. A proposito del passaggio di consegne, uno dei principali soci della Sigi Riccardo Salice è stato ospite della trasmissione televisiva ‘SalaStampa’, su PrimaTv per fare il punto:
“Stiamo lavorando a più non posso per abbassare questo famoso debito. I folli della Sigi – ci definiamo così – dopo esserci spesi con il cuore in mano per il bene della città, dando risposte ed effettuando interventi chiari per la realizzazione di un’impresa – continuiamo a lavorare per fare in modo che questo gruppo di imprenditori stranieri possa entrare in società nelle migliori condizioni. All’inizio io per primo facevo resistenza perchè sostenevo che il Catania dovesse essere dei catanesi. Volevamo dare un’impronta, purtroppo gli eventi non ci hanno aiutato. Lo stato di salute della nostra bella Catania non era dei migliori, il Covid ha devastato anche il tessuto imprenditoriale, gli sponsor hanno fatto il massimo ma in un altro periodo avrebbero potuto fare di più. Accettiamo tutti di buon grado il progetto Tacopina affinchè i catanesi abbiano quello che meritano, una squadra che possa risalire in Serie A, come promesso da Joe“.
“Ho ancora impresse le riunioni fatte le sere di agosto a Torre del Grifo per mettere in campo una squadra che avesse il pregio di indossare la maglia rossazzurra. Tutti, avvocati, professionisti, soci, il Presidente Nicolosi, l’organigramma della Sigi abbiamo fatto quello che eravamo nelle condizioni di fare, forse anche di più, senza mai fermarci. Spero che dopo questo traghettamento i catanesi ricordino quello che abbiamo fatto per la città in un momento delicatissimo. Potevamo scegliere la strada del Palermo, prendendo a zero il Catania, invece abbiamo evitato il fallimento e salvato i dipendenti e tutto quello che c’era da salvare. Il debito verso l’agenzia delle entrata era quasi arrivato a 17 milioni di euro, sembrerebbe che sia stata accettata una riduzione dai 5.5 a 6.5 milioni, aspettiamo l’ok dalla sede centrale di Palermo. Servirà anche questo per alleggerire la posizione debitoria”.
“Ruoli in società con Tacopina? Nicolosi dovrebbe essere Presidente onorario del Calcio Catania, Tacopina ha accettato questa richiesta e mi sembra corretto perchè Gaetano e la sua famiglia si sono spesi tanto per il Calcio Catania. Giusto che abbiano almeno un ritorno in termini di popolarità. La società 11700 valuta un’eventuale permanenza nella nuova compagine sociale, da parte dei nuovi investitori pare che ci sia un indice di gradimento. Alla Sigi è stata riconosciuta una sorta di gettone d’uscita, piccole cifre a riconoscimento del lavoro fatto. E’ anche giusto perchè noi abbiamo rubato del tempo alle nostre famiglie e vacanze, al nostro lavoro. Eravamo a Torre del Grifo in una situazione di emergenza, trovando un disastro. Penso al 23 luglio, poi l’iscrizione, il calciomercato, le fideiussioni alle porte, chi voleva spillarci denaro subito. Serviva linfa vitale. Finora abbiamo tirato fuori quasi 5 milioni di euro“.
“Pagliara? Tacopina non ha escluso nessuno. Ha un management d’eccezione, serio. Se riconoscerà in Pagliara un uomo di cui il Catania ha bisogno, si spenderà per lui. Fabio è un grande uomo, tifoso, professionista, è stato il nostro traghettatore. Altrimenti stavamo brancolando nel buio. Lui e Pellegrino sono stati gli artefici della nascita di Sigi. Dante Sciibilia ha lasciato il Venezia, l’ho conoscito personalmente in un paio di riunioni a Torre del Grifo ed è una figura di grande spessore. Con lui il Calcio Catania avrà risultati eccellenti. Si parla anche di Gandini come General Manager forse di Torre del Grifo, o Amministratore Delegato. Anche lui nome importante. Tacopina non ci ha ancora voluto svelare la struttura completa del management per tenere i tifosi sul chi va là e perchè non vuole fughe di notizie. I debiti sono tanti ma spalmati negli anni, sul mercato il nuovo gruppo farà qualche innesto in ottica Play Off. Aspettiamo che finisca la bestia del Covid e gli stadi aperti al pubblico. Purtroppo questo è un anno anomalo, dobbiamo conviverci. Nel mercato estivo il nuovo management farà sicuramente cose eccellenti, gennaio andrà affrontato con serenità ed equilibrio, tenendo conto del lato economico”.
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