Intervenuto nel corso di ‘Sport Sicilia Preview’, su Telecolor, il laterale sinistro del Catania Giovanni Pinto torna sul derby e guarda con fiducia alla trasferta di Teramo:
“A Palermo abbiamo faticato parecchio sotto il profilo dell’atteggiamento, loro arrivavano quasi sempre primi sulle seconde palle, avevamo difficoltà ad uscire dalla nostra metà campo facendo spesso ricorso ai lanci lunghi. Palermo più determinato. Avevamo paura di giocare la palla, poca personalità nel cercare di produrre un’azione. Quando dovevamo costruire gioco da dietro con i tre centrali, quasi sempre noi centrocampisti non ci abbassavamo o eravamo marcati, quindi i centrali cercavano la giocava lunga. Nella ripresa c’è stato un cambio di rotta, complice anche il calo del Palermo”.
“Si scende in campo 11 contro 11, il derby al di là delle qualità tecnico-tattiche va giocato soprattutto sul piano mentale. Non dovevamo presentarci in quelle condizioni. Non fa piacere, questo pari nel derby lo abbiamo vissuto come una sconfitta. Guardando la situazione a 360 gradi, però, c’è da dire che il Palermo con la stessa squadra ha vinto a Castellammare. Quindi parliamo comunque di una formazione importante. Forse le sconfitte con Ternana e Bari ci hanno tolto qualche certezza. Il gol di Kanoute? Abbiamo analizzato la rete. Prima del corner ci siamo accorti che abbiamo perso 6-7 rimpalli dove loro sono arrivati più cattivi. Dobbiamo fare più attenzione sulle palle inattive che ti permettono sia di vincere che di perdere le partite. Cercheremo di ridurre al minimo questi errori”.
“Personalmente spero di ripagare la fiducia del Mister. Anche per una questione di condizione fisica ho fatto fatica, ma ho avuto tempo per rimettermi in sesto prima possibile, dunque non posso appellarmi a questo. Raffale predilige esterni offensivi, che vadano spesso al cross a chiudere le azioni offensive anche col tiro in porta. A sprazzi le sue idee le mettiamo in pratica, c’è da lavorare. Col passare del tempo rusciremo a migliorare e costruire un numero maggiore di azioni propositive, segnando con tutti gli effettivi a disposizione anche attaccanti e centrocampisti. Quando cambi tanti giocatori ci vuole tempo per oliare i meccanismi. Pecorino? Ha fisicità come Sarao, lo stesso Dall’Oglio inserendosi può essere una mina vagante. Stesso discorso per gli altri centrocampisti”.
“Ci è mancato non giocare al “Massimino”, non è la stessa cosa che giocare a Lentini. Il calendario? Fondamentale a mio avviso sarà non perdere a Teramo per cercare di dare una risposta ai tifosi ma soprattutto a noi stessi, vogliamo dimostrare che ci teniamo a fare bene. Il doppio turno interno con Vibonese e Turris sarà anche importante, ma prima c’è il Teramo. I biancorossi hanno tanti giocatori di esperienza che farebbero la differenza in qualsiasi altra squadra del girone. Bombagi, Arrigoni, Ilari, Pinzauti sono tutti calciatori di qualità, possono inventarsi una giocata e imbucarci in qualsiasi momento. Dovremo essere bravissimi in fase difensiva innanzitutto. Sono sicuro che riusciremo a tornare da Teramo con un risultato positivo. Non hanno cambiato tanto rispetto allo scorso anno, si sono conosciuti meglio cominciando ad ingranare. Loro giocano molto la palla e quindi concedono parecchio dietro. Dovremo essere bravi a difendere e ripartire in maniera adeguata con gli esterni e gli attaccanti“.
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