PAROLA AI TIFOSI: “Vi abbiamo spiegato cos’è il derby, non lo avete capito. Chiedete scusa!”

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Pareggio digerito a malapena dai tifosi del Catania. Nonostante il gol di Emanuele Pecorino abbia evitato il peggio, l’1-1 non accontenta il popolo rossazzurro. Sui social, attraverso le pagine La ‘Domenica allo Stadio’ (vicina agli ultras della Curva Nord) e ‘Liotrizzati’ (noto gruppo di tifosi che seguono tradizionalmente il Catania dalla Curva Sud), sono piuttosto evidenti le critiche all’indirizzo della squadra di Giuseppe Raffaele:

La Domenica allo Stadio – “Ecco, magari la prossima volta scendete in campo. Pare non abbiate capito cosa sia il derby”.

Liotrizzati – “Abbiamo passato giorni a farvi capire cosa significhi giocare il derby. Ve lo abbiamo ripetuto in mille modi diversi, avete dimostrato che non avete capito un cazzo. Ci rode il culo da morire, vedervi spaesati, senza grinta, incapaci di fare due passaggi di fila, calcio d’angolo battuti alla cazzo di cane. Carusi così non va proprio, assolutamente. Non vi abbiamo detto niente dopo 7 gol in due partite, avevamo capito limiti e momento. Ma dopo ieri sera non potevamo essere ancora comprensivi. Loro erano a stento undici, senza cambi, con disagi allucinanti e vi hanno dato una sonora lezione. Hanno tenuto palla, hanno tenuto campo, sono stati più volte pericolosi. Questo ci aspettavamo da voi! Non una valanga di gol, non una vittoria facile, ma una partita giocata alla morte. Invece eravate fantasmi. Sappiamo che non siete una corazzata, sappiamo che avete limiti e robe varie, ma il derby va sempre giocato con il coltello tra i denti! Il risultato poi è storia a sé, ma l’impegno non deve mai mancare! Vi hanno dato una lezione, difficile da digerire, difficile da far passare, impossibile da dimenticare. Non avete alibi per ieri sera, dovete solo chiedere scusa e basta”.

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1 COMMENTO

  1. Non è giusto additare dei poveri ragazzi in un periodo come questo , derby o non derby stanno vivendo tutti periodi angoscianti a discapito della propria salute e di quella dei loro cari quando si ritirano a casa. SONO RAGAZZI .
    Ammiriamoli tutti per il loro coraggio e diamo fiducia e calore. E la Sicilia

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