Consuete pagelle di reparto realizzate dalla nostra redazione, a conclusione della partita pareggiata nel finale dal Catania contro il Palermo allo stadio “Renzo Barbera”:
DIFESA, 5.5
Il Palermo si porta in vantaggio sfruttando una mischia in area nel primo quarto d’ora di gioco. La retroguardia si fa sorprendere e anche Martinez, respingendo corto, non è esente da colpe. Lo stesso portiere rossazzurro effettua però un ottimo intervento su Rauti qualche minuto dopo il pari di Pecorino. Rispetto alle precedenti apparizioni, Claiton non è il solito perno roccioso. Silvestri fa il suo, ma in generale non è facile per la difesa contenere le iniziative di uno scatenato Saraniti. Tonucci riporta l’ennesimo infortunio nella ripresa, ma resta in campo fino al triplice fischio per non lasciare la squadra in dieci (cambi esauriti). Sugli esterni c’è apprensione per le sgrobbate dello sgusciante Kanoute e gli inserimenti di Valente. Tutto sommato Calapai regge, mentre Pinto non ha ancora i 90′ e fatica nel confronto con Almici. Va meglio con l’inserimento di Biondi che cerca più volte di sfondare da quelle parti, peccato che nel finale non sfrutti adeguatamente l’occasione per il possibile 1-2.
CENTROCAMPO, 5
Mister Raffaele decide di giocarsi la carta Dall’Oglio dal 1′. Chi si aspettava un ritorno del centrocampista milazzese in grande stile dopo il convincente esordio con la Paganese, è rimasto deluso. Reduce da un infortunio, Dall’Oglio deve lavorare per ritrovare una condizione fisica accettabile. Macchinoso ed impreciso. Rosaia, invece, si è limitato a svolgere il compitino ma in un derby non basta. Da un combattente come lui ci aspettavamo qualcosa di più. Le geometrie di Maldonado hanno cominciato a funzionare solo nel secondo tempo, disegnando traiettorie interessanti e funzionali allo sviluppo del gioco di Raffaele. Centrocampo che, nella mediocrità generale, è leggermente più manovriero con l’ingresso di Izco che, peraltro, innalza il tasso d’esperienza. Nel finale Welbeck irrobustisce la mediana prendendo il posto di Reginaldo.
ATTACCO, 5.5
Al rientro in campo Reginaldo costruisce poche occasioni, riuscendo comunque a determinare qualche momento di apprensione nella difesa palermitana. Come quando, al 74′, viene atterrato in area da Pelagotti ma l’arbitro non concede il penalty. Un pò a sorpresa gioca con Pecorino partner d’attacco. La giovane punta sfiora il pareggio al 58′ e fa centro nel finale, sfruttando l’ottimo cross di Emmausso con qualche protesta rosanero per un presunto fallo commesso in area. A proposito di Emmausso, positivo impatto dell’ex Vibonese sul derby rilevando Claiton al 69′. Con lui il Catania si presenta più offensivo e vivace, allarga il gioco sulle fasce laterali creando superiorità numerica. Bene, in questo contesto, anche lo spezzone di gara di Piovanello che, tra l’altro, ha servito a Biondi il delizioso pallone del possibile 1-2.
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Scrivere che su Reginaldo c’era un calcio di rigore e che sul gol di Pecorino ci siano state le proteste rosanero per un “presunto” fallo è quanto meno fazioso! Il rigore non c’era, si è visto bene in TV, quanto al gol i falli erano forse due, ma certamente c’era il fallo di mano, ed in un caso del genere non esiste più l’involontarietá, il gol va annullato e basta….solo che l’arbitro non l’ha visto ed in C non esiste il Var.
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