Intervenuto telefonicamente nel corso della trasmissione televisiva Corner, su ‘Telecolor’, il Direttore dell’Area Tecnica Vincenzo Guerini commenta in questi termini il momento attraversato dal Catania:
“I numeri dicono che il Catania ha realizzato soltanto 9 gol. Non c’è una fase realizzativa importante. Eppure i cross arrivano spesso, i ragazzi gettano il cuore oltre l’ostacolo, lavorano benissimo e con grande passione. Tuttavia le lacune ci sono. Ci manca l’ultimo passaggio, non è colpa della squadra ma per caratteristiche dei calciatori attualmente a disposizione su questo aspetto siamo in difficoltà. Recuperare Dall’Oglio e Piccolo può essere utile allo scopo di aumentare la pericolosità da metà campo in avanti. Abbiamo dei problemi, soprattutto Piccolo dietro le punte poteva dare una mano. Dall’Oglio era rientrato e si è fatto male di nuovo, Reginaldo ha avuto il Covid, Sarao si è fatto male, meno male che Pecorino sta crescendo e credo sia un motivo di vanto per noi questo, essendo catanese. In generale possiamo e dobbiamo fare assolutamente di più”.
“La stagione è partita con la società che aveva l’obiettivo primario di pagare i debiti immediati, altrimenti il nostro campionato non sarebbe neanche partito. In questo senso la Sigi ha mantenuto le promesse. Abbiamo cercato di allestire la rosa nel migliore dei modi, secondo le nostre possibilità, e siamo convinti di avere lavorato con onestà e buona fede. In tanti non sono rimasti, altri hanno preferito andare via, tanti altri ancora non sono voluti venire. Noi ci siamo posti un obiettivo, arrivare ai Play Off nella migliore posizione della griglia. Purtroppo fin qui abbiamo avuto alti e bassi, non rispettando le attese di tutti perchè comunque ti chiami Catania e devi dare di più. Confidiamo di poterci riprendere strada facendo”.
“Non dimentichiamo che stanno venendo a mancare calciatori importanti specialmente sul piano dell’esperienza e della personalità. Cito anche Tonucci e Reginaldo, che sta entrando in forma adesso. Pinto ha saltato tutta la preparazione. Qualche attenuante il Catania ce l’ha, ma accettiamo le critiche. Sappiamo che ci sono delle cose da migliorare, il Mister più di tutti sa che possiamo dare di più. Personalmente sono un pò seccato perchè il nostro allenatore non è ancora riuscito a mettere su la squadra che ha in testa, anche per via delle problematiche legate al Covid, che ha determinato il rinvio di una serie di partite. Dobbiamo stimolarci a fare meglio, al tempo stesso prego ogni giorno che possiamo avere la squadra al completo. Quando questo avverrà, penso che potremo disputare un campionato dignitoso rispettando le promesse fatte”.
“Quando rientreranno Tonucci e Piccolo? Penso che potrebbero tornare ad allenarsi con il gruppo entro una decina di giorni. Non so chi sia più arrabbiato tra i due. Meglio non stare vicino a Tonucci in questo momento, Piccolo ha una voglia matta di vestire questa maglia, manifestando un entusiasmo che non mi aspettavo vista la carriera fatta. Sono due ragazzi meravigliosi con una gran voglia di regalarci soddisfazioni. Rendimento deficitario nelle ultime partite? Abbiamo incontrato anche le prime della classe. La nostra partita peggiore è stata con la Ternana schiacciassassi, è anche vero che noi siamo stati assenti dal campo contro i rossoverdi. Col Bari bel primo tempo giocato alla pari ed in casa loro, sul 2-1 per troppa generosità ci siamo sbilanciati in avanti sbagliando. Questi errori li paghi. Pesano quei 7 gol presi in due partite, poi a Teramo si è perso 1-0, con la Vibonese è arrivata la vittoria subendo un gol. Non siamo un disastro difensivamente, recuperando Tonucci penso che ritroveremo il nostro equilibrio dietro“.
“Biondi? Sono sempre abbastanza tenero coi giovani, non dobbiamo aspettarci da loro che trascinino la squadra. E’ il resto della squadra che deve trascinarli. Biondi è partito bene, adesso accusa un leggero calo ma noi puntiamo su di lui perchè è molto duttile e importante per l’allenatore. Contratto in scadenza? Il ragazzo è assolutamente tranquillo, innamoratissimo di questa maglia, gioca con una determinazione e volontà notevoli. Non è turbato dal contratto in scadenza, qualsiasi cosa succeda la società farà un’offerta importante per tenerlo. Perchè non sono andato in panchina io a Lentini? Il Mister ha un suo staff con cui si confronta ogni minuto della giornata, conoscono i calciatori nei minimi particolari, le esigenze. Io mi limito ad osservare gli allenamenti e le partite, non ho con i giocatori il rapporto che può avere un allenatore. Entro il meno possibile nello spogliatoio, preferisco non essere invadente, rispettando i ruoli. Avellino? Dobbiamo andare lì convinti di fare prestazione e risultato, rientra nelle nostre possibilità. E’ anche una gara molto stimolante da affrontare”.
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