Indimenticato ex rossazzurro, l’attaccante ora in forza al Nacional Montevideo, Gonzalo Bergessio, ricorda alcuni momenti della sua esperienza vissuta sotto l’Etna, ai microfoni di gianlucadimarzio.com:
“È stato qualcosa di magnifico. Tanti argentini che formavano un gruppo spettacolare. Asado, mate e musica gli elementi fondamentali di quello spogliatoio? Ci sarebbero tanti anedddoti, ma quello più divertente è ascoltare Pablo Alvarez provare a parlare in italiano (ride, ndr). Poi c’era il Papu, uno da cui ti potevi aspettare qualsiasi cosa e che in passato sarebbe potuto andare anche in club più importanti, ma non ha voluto. Ciò che sta facendo non mi sorprende. Reti in rossazzurro? Sono particolarmente legato a quelle segnate al Milan a San Siro, alla Juventus a Torino, e alla Roma in casa. Oltre a quelle nel derby col Palermo, ovvio. Simeone? Un passionale che riesce sempre a mettere davanti il gruppo e a tenerlo unito. Fa tutto in riferimento al calcio, con lui ci si allena sempre al 100% senza trascurare nessun dettaglio. La frattura del perone per un brutto intervento di Chiellini? Me lo ricordo (sorride, ndr). Mi dispiace perché stavamo lottando per la salvezza. Ho perso 3 mesi e sono tornato a mezzo servizio. Sono episodi che nel calcio possono succedere, non ho niente contro di lui. Al ritorno però gomitata ed espulsione? Ero arrabbiato, magari con qualche anno in più avrei agito diversamente, ma è finita lì”.
***CLICCA QUI per mettere MI PIACE alla nostra pagina Facebook***