In vista di Catania-Turris, partita valevole per la 12/a giornata del girone C di Serie C, ringraziamo per essere intervenuto ai nostri microfoni il collega di Torre del Greco Bruno Galvan, che segue da vicino le vicende della Turris per il quotidiano Metropolis.
A distanza di oltre vent’anni, riecco Catania-Turris. Che approccio ti aspetti dai corallini?
“Sicuramente il pareggio con la Juve Stabia ha dato grosse motivazioni alla squadra di Fabiano, cogliendo un punto importante che ha fatto morale. Trasferta importante, la Turris è già abituata a sorprendere lontano dal ‘Liguori’ essendo ancora imbattuta fuori casa dallo scorso torneo di Serio D. Mi aspetto una Turris che terrà botta e alla distanza verrà fuori”.
Guardando la classifica, ci accorgiamo che attualmente la Turris occupa il quarto posto. Sognare in grande è possibile?
“Fa piacere questa classifica, però a Torre del Greco non la guardiamo perchè ci sono squadre sicuramente più attrezzate, con giocatori di caratura superiore. Ogni partita, comunque, va giocata. Sul campo non scende il curriculum, nè il palmares. Bisogna lottare su ogni pallone e credo che la Turris abbia gli interpreti giusti per raggiungere 40 punti, obiettivo primario. Se poi dovessero arrivare con qualche giornata d’anticipo e ci fosse la possibilità di raggiungere i Play Off, non penso che la società si tirerebbe indietro. Se la Turris dovesse arrivare a quota 25-26 punti a dicembre-gennaio, credo che qualcosa sul mercato verrà fatta per provare ad andare oltre la semplice salvezza”.
Questa parte di stagione è stata molto positiva per la Turris. Quali armi hanno portato la squadra di Fabiano a comportarsi così bene finora?
“La forza della Turris è il gruppo. C’è un gruppo molto unito, non ci sono prime donne nonostante siano presenti calciatori di grande esperienza come Giannone, Di Nunzio, Signorelli – che purtroppo non ci sarà domenica – e così via. La squadra sul campo non dà mai nulla per scontato, sia come atteggiamento che sotto un profilo tattico perchè è una Turris sempre camaleontica. Anche noi che la seguiamo quotidianamente facciamo fatica ad indovinare la formazione perchè il Mister cambia spesso le carte in tavola per infastidire l’avversario”.
Quanto può essere vantaggioso per la Turris affrontare il Catania con qualche giorno di riposo in più sulle gambe?
“E’ un vantaggio anche perchè mercoledì il Catania ha vinto su un campo non dico ai limiti della praticabilità , ma un terreno estremamente pesante dove ha sprecato parecchie energie fisiche. La Turris avrà elaborato la propria strategia per sfruttare questo vantaggio, il secondo tempo sarà molto indicativo ai fini del risultato finale”.
Chi sono i giocatori della Turris più in forma del momento?
“In questo momento ce ne sono più di uno. In primis Franco Da Dalt, determinante nelle due fasi di gioco. Ci metterei anche Daniele Franco e Simone Tascone per quanto riguarda il centrocampo. In attacco sicuramente Pandolfi, autentica sorpresa di questo inizio di stagione dei corallini”.
Parentesi sul Catania. Come valuti complessivamente l’organico rossazzurro e quali uomini potrebbero “infastidire” più di altri la difesa corallina secondo te?
“Non devo presentarlo io il Catania. Non mi sento di indicare un giocatore in particolare perchè farei un torto a qualcuno. E’ una rosa costruita almeno per puntare ai Play Off, anche se secondo me sarà importante sistemare in maniera definitiva l’assetto societario nonostante il passaggio di proprietà alla Sigi. Sono aspetti che in qualche modo hanno la loro incidenza sulla squadra. E’ un organico ben costruito e che dirà la sua in questo campionato. Temo le situazioni da palla inattiva dove effettivamente la squadra di Raffaele è tra le migliori, mentre la Turris è un pò deficitaria da questo punto di vista perchè molti gol presi nascono proprio da palla inattiva”.
Quale probabile formazione schiererà Fabiano domenica?
“Per i motivi che ho indicato sopra è abbastanza complicato ipotizzare la formazione. Potrebbe essere un 4-3-3 con Abagnale in porta; Esempio, Rainone, Di Nunzio e uno tra D’Ignazio e Loreto a sinistra; Franco in cabina di regia con Romano e Tascone mezzali; davanti Da Dalt, Giannone e uno tra Pandolfi e Longo con il primo secondo me favorito”.
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