In vista di Avellino-Catania è intervenuto ai microfoni di TuttoCalcioCatania.com l’ex attaccante biancoverde Alberto Bergossi, attuale procuratore sportivo che assiste, tra gli altri, il laterale sinistro Giovanni Pinto. Bergossi ha indossato la casacca dell’Avellino nel 1982, in Serie A, fermandosi in Irpinia per altre due stagioni.
Avellino-Catania, come si presenta questa sfida?
“In un campionato normale gli organici delle due squadre sarebbero sicuramente nei primi posti della classifica, lo sono anche adesso ma le vicende legate al Covid ed agli infortuni le hanno penalizzate. L’Avellino è partito bene ma è fermo da qualche settimana ed il Catania deve ancora trovare la quadratura del cerchio, pur avendo una rosa importante. Anche i rossazzurri, però, fanno i conti con delle defezioni. Ancora il Catania non ha dimostrato la sua vera forza. Mi aspetto una partita equilibrata, di buon livello, sulla carta aperta a tutti e tre i risultati. Dipenderà anche da quale formazione gli irpini potranno mettere in campo”.
Il campionato non si ferma, giusto così?
“A mio parere sì. Spero che con la sosta natalizia possiamo percorrere tutti la strada giusta perchè stiamo conducendo una vita un pò strana. Sembra che siamo in attesa di qualcosa. Fortunatamente il sabato e la domenica c’è il calcio. Se si ferma anche il calcio è una tragedia (ride, ndr). Lo scorso weekend ho visto 6 partite di Lega Pro. Ogni fine settimana si notano squadre che magari sembrano attrezzate e poi faticano al cospetto di compagini meno blasonate. Le sorprese non mancano”.
In cosa il Catania dovrebbe migliorare?
“L’organico è da primi cinque posti. Ho seguito il derby, riscontrando che i rosanero hanno messo in campo quel 10-20% in più. Magari in quell’occasione il Catania pensava fosse un pò più semplice ed ha avuto qualche momento di relax. Il Palermo ha fatto un’ottima figura. Questo perchè, magari, quando la situazione sembra disperata ogni giocatore tira fuori qualcosa in più. Sta di fatto che il Catania, obiettivamente, poteva e doveva fare di più. E’ una squadra che gioca a sprazzi, non esprimendo il 100% del potenziale di cui dispone. Si avverte parecchio la mancanza di un giocatore estremamente valido e che sposta gli equilibri come Piccolo. Mi auguro per il Catania che rientri al più presto perchè si tratta di un’assenza pesante. Può incidere un pò il fatto, magari, di giocare a Lentini le partite casalinghe ma la squadra sta facendo gruppo. Sarà importante inanellare una serie di risultati positivi per poi nel girone di ritorno sparare le cartucce che hanno”.
Anche Pinto non ha ancora raggiunto il top della condizione, che ne pensa?
“Sono d’accordo. Sostengo che debba dare di più, ma questo lo sa anche lui, il quale mi ha riferito di non essere ancora al 100%. Proviene da un infortunio, piano piano sta crescendo. Ha voluto prolungare il contratto con il Catania malgrado non mancassero le richieste perchè crede in squadra, allenatore e società. La fiducia, peraltro, è assolutamente ricambiata. Adesso c’è serietà e continuità a livello societario, i giocatori lo riscontrano giorno dopo giorno. Sono tranquilli”.
La Ternana non si ferma più. E’ davvero la favorita per la vittoria finale?
“Un calo sarebbe eventualmente fisiologico. Non penso vinceranno tutte le partite dai tre gol di scarto in su. La rosa della Ternana è effettivamente importante, presenta una ventina di titolari. Hanno una società forte, l’allenatore è bravo. Le altre squadre come Catania, Bari e Avellino, che finora non hanno reso al 100%, devono trovare continuità e svegliarsi. In questo momento la Ternana è la favorita per vincere il campionato, ha una marcia in più. Ho visto Bari-Ternana ed i rossoverdi mi hanno sinceramente impressionato”.
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