Tutta l’amarezza di Piero Braglia, allenatore dell’Avellino, dopo la sconfitta casalinga col Catania, ai microfoni di Prima Tivvù:
“Non si poteva chiedere di più alla mia squadra, abbiamo giocato con un centrocampista solo, De Francesco. Non si possono regalare all’avversario giocatori come Aloi, D’Angelo, Errico e tuti gli altri. C’è anche da dire che lo 0-1 è stato preso su autorete. Non abbiamo certo fatto bene, palla a terra ne ho vista poca ma quando recuperi due ragazzi dopo dieci giorni fermi e ti mancano tanti calciatori devi solo ringraziarli. Dispiace che questo è un campionato in cui paghiamo colpe non nostre. Col Catanzaro ne mancavano 8, oggi 9. Dove vai in queste condizioni? E’ nettamente avvantaggiato chi non ha di questi problemi, girano le palle così. Salvo l’impegno dei ragazzi, più di questo non potevano fare. Fella è stato costretto a fare la mezzala, Santaniello il trequartista, Ciancio il mediano. Non puoi inventare i giocatori mentre gli altri fanno i cambi, belli tosti”.
“Maniero? E’ un giocatore in gamba, forte. Il problema in questo momento è in tutti i reparti, non davanti. Dobbiamo recuperare calciatori, rimetterli in condizione. Abbiamo affrontato una buona squadra, quadrata, ordinata, esperta, tutto quello che vuoi ma la nostra situazione non c’entra con il calcio, non c’entra l’allenatore. Per me è un film che dà noie a livello nervoso e di concentrazione. C’è il terrore che qualcuno risultati positivo da questi cacchio di tamponi, così si pensa a tutto meno che alla partita. Non cerco alibi, non abbiamo fatto bene ma non possiamo andare avanti in questo modo”.
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