L’avvocato Giuseppe Augello, legale rappresentante di Sigi, fa il punto della situazione sulla trattativa per il passaggio di consegne del Calcio Catania a Joe Tacopina, nel corso della trasmissione sportiva ‘Corner’, su Telecolor:
“La trattativa è in corso. Bisogna distinguere il debito da continuità, quello del Calcio Catania e quello sportivo che va affrontato e non trascurato ma è un debito che si può rispalmare e non va pagato in un’unica soluzione. I debiti importanti da trattare sono quello con l’Agenzia delle Entrate ed il Comune di Mascalucia, con moltissimi professionisti e avvocati, vecchi organi sociali, leasing. Diciamo che il tetto che ha messo Tacopina al suo piano industriale è da considerare. Siamo usciti dal concordato preventivo che aveva un effetto protettivo, ora non c’è più il divieto di azioni esecutive. Le difficoltà nella ristrutturazione ci sono, noi abbiamo un contenzioso assolutamente trascurato. Molti contenziosi sono per lo più dilatori, messi in atto per ritardare il pagamento. Vanno affrontati anche i debiti non pericolosi. E poi c’è l’eccessiva frammentazione dei crediti”.
“Se Mascalucia e l’Agenzie delle Entrate non concludono l’accordo di ristrutturazione che abbiamo immaginato con gli altri professionisti, sarà impossibile raggiungere il tetto del piano industriale di Tacopina. E’ di primaria importanza impostare bene il discorso dal punto di vista tecnico e della ragionevolezza. C’è un piano B ovviamente. I soci hanno dimostrato, alcuni in modo particolare, di essere molto volenterosi. Ma prevede ugualmente i passaggi che ha richiesto Tacopina. Cioè la riduzione del debito erariale, la riduzione con Mascalucia e gli altri creditori. Complessivamente siamo sopra i 60 milioni di debiti. Auspichiamo anche un abbassamento delle pretese creditorie di ex dirigenti con cui bisognerà anche discutere evitando una situazione bellicosa”.
“Coi legali di Tacopina ci siamo sentiti ieri. Abbiamo a disposizione una piattaforma abbastanza delineata, ci sarà la necessità di qualche affinamento ma la condizione è stata sempre quella di ridurre considerevolmente il debito ereditato dalle vecchie gestioni. Si deve cominciare ad avere l’idea di un risultato importante, mettendo mano in maniera alacre alle trattative con i creditori. I rapporti tra i legali sono molto cementati e cordiali. Loro si fidano delle nostre percezioni. Abbiamo avuto grande disponibilià. Io avrò una riunione col Comune di Mascalucia domani, spero che dimentichino qualcosa del debito vantato ma c’è tanta buona volontà e ragionevolezza nel ridimensionamento del debito”.
“Sigi si è trovata in un momento in cui non ci sono le entrate ordinarie ma una serie di norme agevolative. L’Agenzie delle Entrate ha capito che non c’entriamo nulla col passato. Hanno capito anche che l’approccio tecnico è diverso. Senza nulla togliere all’attività precedente, abbiamo trovato una serie di transazioni stipulate anche con dazioni di titoli ma c’erano figli e figliastri. Non tutti i creditori venivano presi cumulativamente come problematica, con alcuni particolari creditori ci sono stati dei riconoscimenti di debito. A fine luglio non ho guardato tanto l’ammontare del debito in sè, quanto l’abbandono assoluto delle posizioni con creditori trattati male, abbandonati”.
“Saranno 15 giorni caldi, con l’avv. Arena ci eravamo dati un tempo per addivenire al preliminare e lui aspetta da me una specie di report delle attività. Sono discussioni assolutamente riservate avvenute tra me e lui in rappresentanza delle parti. Bisogna capire che la trattativa di Sigi è una cosa, la riduzione del debito invece riguarda il Calcio Catania. C’è un’attività supplementare di cui si farà carico l’investitore che vuole degli accordi e poi parte della provvista la metterà lui. Sigi ha già fatto importanti investimenti. Domani sera avremo l’atto di Meridi ad esempio. Spero di essere prezioso raggiungendo il risultato che tutti auspichiamo. Quello che è stato fatto può rendere possibile un salvataggio effettivo del Catania ed un rilancio della squadra su palcoscenici assolutamente diversi dalla partita di Teramo”.
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