Senza pubblico (ma questa ormai è una costante), senza mister Raffaele (squalificato per quattro giornate) e senza stadio “Angelo Massimino”. Questi gli elementi mancanti all’incontro tra Catania e Turris in programma domenica alle 14:30 in quel di Lentini. L’“Angelino Nobile” torna quindi ad ospitare una gara interna della squadra etnea dopo essere stato teatro delle sfide con Juve Stabia e Ternana nel mese di ottobre. Per l’occasione i rossazzurri proveranno a tracciare il solco della continuità, avendo riassaporato il gusto della vittoria mercoledì scorso con la Vibonese.
Se è vero che l’appetito vien mangiando, il Catania è chiamato a mettere ulteriore fieno in cascina in termini di gioco, morale e punti in classifica. Con la Vibonese si sono visti segnali di crescita incoraggianti, l’auspicio è che non si sia trattato di un effimero fuoco di paglia bensì di una tappa costruttiva nel percorso di questa squadra. Al netto delle numerose assenze, l’inserimento a pieno regime di alcune pedine imprescindibili ha dato i frutti sperati. Adesso tocca ai protagonisti in campo dimostrare di poter compiere uno step in più e trascinare i colori rossazzurri il più in alto possibile.
Di sicuro la Turris non verrà a fare una gita fuori porta. La compagine corallina è tra le note liete di questo campionato e vuole continuare a sorprendere. Il collettivo è ben assortito e capace di tenere testa a tutte le squadre, lo dimostrano i risultati sin qui ottenuti e il ruolino di marcia esterno (non perde in trasferta da oltre un anno). L’ultimo incrocio tra le due squadre in terra sicula risale al 20 settembre 1998, ad avere la meglio furono i rossazzurri con Passiatore e Manca sul tabellino dei marcatori.
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