PIEDI PER TERRA: sconfitta che non mina il percorso, ma difetti da correggere. Ora testa al Bari

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Primo passo falso del Catania in questo campionato. Dopo la sofferta vittoria sull’insidioso campo di Francavilla Fontana, il Catania ha affrontato la corazzata Ternana. Bel banco di prova per i rossazzurri, sfidare un avversario dichiaratamente in lotta per vincere il campionato e con un organico al gran completo. C’era attesa per il ritorno in Sicilia da avversario di Cristiano Lucarelli. Il match ha sorriso al tecnico livornese, con i rossoverdi che hanno meritato la conquista dei tre punti attraverso una convincente prestazione. Una squadra già rodata, che ha confermato diverse pedine della passata stagione e giocava praticamente a memoria, ma con una nuova guida tecnica. Il Catania, invece, si presentava alla sfida con un organico profondamente rinnovato ma che aveva ricavato una buona dose d’entusiasmo.

“L’appetito vien mangiando”, come sottolineava l’ex rossazzurro Adrian Ricchiuti ai nostri microfoni. Ebbene la Ternana è arrivata all’appuntamento con ancora più fame ed energia fisica (questo, tuttavia, non deve rappresentare un alibi per il Catania). Gli etnei sono incappati in una sconfitta che, comunque, non mina il loro percorso. Escludendo la penalizzazione in classifica (-4), non va dimenticato che oggi sarebbero a sole due lunghezze dalla capolista. Segnale chiaro che questa squadra ha espresso dei valori, dimostrandosi potenzialmente letale sui piazzati, compatta, aggressiva, determinata e con un gruppo che già esprime unione ed affiatamento. Giusto sottolineare che se prima i rossazzurri non erano fenomeni, oggi non sono da ritenersi dei brocchi pur avendo perso al cospetto di una Ternana che ha evidenziato una netta superiorità nella singola partita.

La strada è ancora lunga, il Catania ha tutto il tempo per risollevarsi. Lavorando per migliorare e correggere i propri difetti. Soprattutto in fase offensiva. Il fatto che la squadra non sia ancora riuscita a siglare un gol su azione potrebbe non essere casuale, indice di una difficoltà nella produzione di occasioni da rete. Questione di equilibrio, oleando dei meccanismi ancora imperfetti nell’attesa di recuperare alcuni giocatori attualmente indisponibili (a proposito, finalmente si è rivisto Pinto). Dietro, poi, il forfait di Tonucci ha fatto perdere qualche certezza e la scelta di passare alla linea difensiva a quattro non è stata premiata. Adesso il Catania avrà qualche giorno di tempo per ricaricare le pile e preparare la gara di Bari, altro esame tosto. Importante non smarrire l’entusiasmo acquisito, lottando fino all’ultima goccia di sudore per strappare un risultato positivo.

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