Prima delle scoppole rimediate con Ternana e Bari, il Catania vantava una difesa quasi impenetrabile. Unico gol subito contro la Paganese, per giunta subendo un calcio di rigore generosamente concesso dal direttore di gara. Poi, nessuna rete al passivo ed una serie di tre vittorie consecutive caratterizzate dai gol di Silvestri, Tonucci e Sarao (su rigore). Le battute d’arresto delle ultime giornate hanno fatto un pò perdere la bussola in casa Catania, evidenziando difficoltà in fase realizzativa ma soprattutto criticità nel reparto arretrato, non appena è venuto a mancare un tassello fondamentale come Tonucci.
Mister Raffaele punta forte sull’organizzazione e la compattezza difensiva come base primaria per costruire i propri successi. Del resto gli ultimi cinque anni nel girone C di Serie c hanno dimostrato come le migliori difese abbiano giocato un ruolo decisivo nelle zone di vertice della classifica. Vedi Benevento, Foggia, Juve Stabia e Reggina. Prima regola, non prenderle. Poi, però, si rende necessario segnare almeno un gol in più dell’avversario. In questo senso il Catania deve ritrovare gli equilibri che avevano positivamente inciso nelle primissime giornate. Partendo dalla solidità del reparto arretrato.
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