Intervento in conferenza stampa del tecnico Giuseppe Raffaele, motivatissimo nell’affrontare l’avventura sulla panchina del Catania:
“Ero già felice venti giorni fa quando abbiamo iniziato il percorso, sono ancora più convinto adesso perchè sento la vicinanza di una società che sta cercando in tutti i modi di rendere la vita più semplice a noi tecnici con al fianco il mio staff. Siamo un gruppo già ambizioso però con i piedi per terra. Io voglio essere una persona di fatti, non mi piacciono i proclami. Mi piace lavorare e cercare di arrivare ogni domenica con il massimo del nostro potenziale e voglia di vincere. Se la testa accompagna le gambe e ci metti il cuore, hai raggiunto il 50% dell’obiettivo. Poi se c’è qualità in una squadra è più facile raggiungere i traguardi. Stiamo cercando di fare le cose con la massima condivisione, in maniera ponderata. Siamo e spero saremo un grande gruppo di lavoro. Non vedo l’ora di vedere il ‘Massimino’ pieno, come quello che ho vissuto in quel quarto di finale ai Play Off. Se sarà così significa che avremo fatto grandi cose. Ho avuto l’esperienza di giocare senza pubblico sugli spalti, per me il calcio deve essere la passione dei tifosi e trasmetterla per le gesta in campo. Mi auguro di avere uno stadio pieno”.
“La base principale è creare un organico dove ognuno dei 22 con le proprie caratteristiche può ritagliarsi il proprio spazio, mettendole al servizio della squadra. Cercando di non sovrapporre giocatori con le stesse caratteristiche, essendo tutti partecipi per un obiettivo comune, il Catania. Il bomber porta i punti per il Catania, il portiere e il difensore contribuiscono ugualmente ma senza individualismi. Quando succede questo e c’è unione ed entusiasmo si crea quell’alchimia dove tutti riescono a rendere da ‘8’, così a Potenza ho sfiorato la B partendo dalla salvezza”.
“Abbiamo iniziato un percorso, cercando di mettere le prime idee. Poi ho visto tante rose che stanno facendo mercato in divenire. E’ un’annata molto differente quest’anno. Il mercato è bloccato per tutti, ci sono organici extra large e bisogna aspettare le uscite prima di prendere altri giocatori. In questo momento non posso dare nomi e cognomi di chi stiamo trattando, ma voglio una squadra aggressiva, veloce e che faccia innamorare il pubblico. Dove arriveremo lo dirà il campo. Il mio lavoro è rendere le speranze realtà, lavorando con i ragazzi sul campo. Mi piacerebbe avere i giocatori top per la categoria, ma tutti sappiamo cosa rappresenta quest’anno per il Catania. Ho accettato la destinazione etnea quando non si sapeva se il Catania si sarebbe iscritto al campionato e se la Sigi avesse rilevato la società. Avevo altre situazioni ma, quando mi ha chiamato il Direttore Pellegrino, ho detto sì. Per ottenere un risultato importante ci vuole lavoro, unione. Non si parte con la consapevolezza che ci spetta il primo posto. Servono una serie di componenti e quest’anno sarà ancora più difficile arrivare primi, ma noi dobbiamo dare sempre il massimo per i tre punti, facendo un gol in più dell’avversario. Se si cade, verifichiamo se è accaduto per episodi o altro. Ma nel caso in cui c’è stata la prestazione, allora saremmo pronti a riprendere subito la marcia”.
“Deve essere una gioia andare a giocare. Sento parlare di pressioni… noi dobbiamo fare bene attraverso le prestazioni. Devi avere la caratura giusta per stare in una piazza come Catania. I fatti sono fatti e ci devono portare alla domenica uscendo fra gli applausi se la gente ritiene che li meritiamo. Se arriva il risultato a prescindere guardi con un altro occhio la prestazione singola e collettiva, ma in ogni caso dimostreremo di essere una squadra importante se sapremo dare il massimo nel gioco e nelle individualità”.
“Mercato? La difesa è ancora tutta da completare. Abbiamo delle idee. Intanto sono arrivati due giocatori di Serie C che nella scorsa stagione hanno fatto bene. Nella logica di questo campionato con tante partite, avendo due punti fermi come Calapai e Pinto sugli esterni, li abbiamo accoppiati in maniera tempestiva. La società ha colto al volo queste opportunutà e sugli esterni difensivi siamo al completo, poi vedremo se schierare la difesa a tre o quattro uomini. E’ un ruolo molto dispendioso quello che abbiamo appena coperto, adesso siamo a posto così. Ma sappiamo di dovere prendere altri difensori centrali. Sono contento se 10-12 elementi nella rosa resteranno. I ragazzi hanno entusiasmo e mi dicono di volere scrivere una pagina importante per il Catania, forse nell’anno in cui meno te l’aspetti”.
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