PELLEGRINO: “No a Di Grazia, per Biondi attendiamo sviluppi. Santurro preferito a Perina, ecco perchè. Rischio penalizzazione. Arriverà un nuovo D.S.”

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Maurizio Pellegrino

pellegrinoIn collegamento esterno con Corner, trasmissione televisiva in programma su ‘Telecolor’, oltre al neo acquisto Alessandro Gatto è intervenuto il Direttore dell’Area Sportiva del Catania Maurizio Pellegrino:

Perchè Izco sì e Biagianti no? Mi sembra ingeneroso rapportare due figure straordinarie che hanno dato tantissimo a questa maglia. La scelta deve essere vista solo in funzione di una caratteristica tecnica di un giocatore rispetto all’altro. Noi stiamo guardando al calcio, a un’idea che stiamo rafforzando e ci muoviamo in funzione di questa. Assemblando tutto nel migliore dei modi. Le scelte vengono fatte in maniera mirata, con cognizione e lucidità. Ci troviamo di fronte ad un cambiamento radicale, intendiamo costruire una squadra che si accosti molto all’identità Catania, con caratteristiche dei giocatori che si possano incastrare facendo venire fuori una precisa idea di gioco. Ogni scelta viene condivisa, valutata. Questo ti aiuta a sbagliare meno e rafforzare l’identità. Mi auguro che tutti i calciatori nel complesso diano una dimostrazione vera di consapevolezza del significato di giocare a Catania. E’ quello che stiamo trasmettendo. Sono molto fiducioso perchè i giocatori scelti hanno anche queste caratteristiche”.

Rinnovo Biondi? Mi auguro che possa rinnovare col Catania e capisca l’importanza di ciò che significa legarsi a questa maglia. Il futuro di Biondi, se continuerà così, sarà sicuramente roseo. Però in questo momento abbiamo il dovere di agire rendendo il ragazzo più tranquillo possibile, perchè oggi è un giocatore del Catania e l’obiettivo è che lui dia il massimo fino a quando indosserà questa maglia. Per parlare di prolungamenti ci sarà tempo. Lui deve stare sereno e capire che noi siamo persone di buon senso e lo proteggeremo in tutti i sensi. Sapere che il prossimo anno Biondi potrebbe essere libero è una situazione molto anomala per le dinamiche del calcio, ma l’abbiamo ereditata e nutriamo anche profondo rispetto verso il ragazzo. Attendiamo con serenità nuovi sviluppi”.

“Il deferimento? Il Catania rischia forse 2 punti di penalizzazione, però abbiamo un gruppo di lavoro organizzato che ci fa ben sperare per evitarli. Non sarà facile ma ci sono delle speranze. La competenza di chi oggi sta affrontando questo problema ci rende un pò più sereni. L’avv. Chiacchio e Giorgio Borbone sono persone navigate ed abituate ad affrontare tali problemi”.

“Quello che abbiamo fatto fino ad oggi è realmente straordinario, fantastico e non vuole essere un’autocelebrazione. Ci siamo mossi da uomini liberi, senza far parte di nessun carro o sistema. Attraverso la credibilità che abbiamo mostrato, ho trovato grande disponibilità. Ecco perchè adesso la figura del D.S. sarebbe stata controproducente. Perchè non avremmo potuto svolgere un lavoro molto più libero e mirato rispetto ad una figura che forse avrebbe avuto qualche vincolo in più. Ciò non toglie che la figura del D.S. sarà presente all’interno del Calcio Catania ma diversa, che si accosti al nostro pensiero. Una figura da campo, non da scrivania e che ci segnali giocatori interessanti. Che non stia mai ferma e riesca a capire cosa cerchi il Catania e come si muove un gruppo di lavoro”.

“Se arriva un grande investitore cosa succede? Tanti imprenditori si sono affacciati dicendo di voler dare una mano e invece poi non abbiamo visto nulla. Oggi c’è la realtà della Sigi a cui va il mio ennesimo ringraziamento per tutti gli sforzi fatti, per la condizione in cui porto avanti il mio lavoro. Ho il dovere in questo momento di pensare solo ed esclusivamente alle nostre risorse, a tutto ciò che possiamo portare avanti noi. Se dovessi pensare a qualsiasi altro investitore sarebbe l’errore più grave che il Catania possa commettere. Invece lottiamo solo per il bene del Catania attraverso questa realtà. E’ un dato di fatto. Siamo arrivati fin qui anche commettendo degli errori ma solo dovuti alla grande volontà di arrivare all’obiettivo. Se poi ci saranno ulteriori risorse, ben vengano. Vorrà dire che saremmo più forti. Ma oggi dico grazie alla Sigi ed a chi insieme a me sta portando avanti con grandissimo impegno questa realtà”.

“Mercato? Abiamo preso già otto calciatori. In un mercato fermo dove si muove solo chi ha tanti soldi, con una lista vincolata a 22 posti e molti giocatori in esubero, portare a Catania elementi di ottimo livello e con caratteristiche mirate credo sia un lavoro finora assolutamente molto valido. La squadra sarà completata, manca qualche tassello in ruoli delicati e dovremo fare particolare attenzione. I centrali difensivi sono una spina dorsale molto importante per una squadra. Ci sono profili già individuati e trattative ben avviate, tra qualche giorno spero di portare qualche difensore a Torre del Grifo. Pelagatti? Non lo dico neanche sotto tortura…”. 

“Se interessa Di Grazia? Non l’ho contattato. Non è mai stato un giocatore al quale abbiamo manifestato interesse. E’ un profilo che non abbiamo approfondito più di tanto. Perchè Santurro e non Perina? Per i suoi trascorsi, le sue qualità e caratteristiche. Ha 28 anni, nonostante qualità importanti credo che lui abbia oggi la grande opportunità di diventare un portiere estremamente forte perchè il tempo scorre ed a 28 anni è arrivato il momento di dimostrare qualcosa. Abbiamo visto che effettivamente è un calciatore che può dare tantissimo e consacrarsi in via definitiva rispetto ad un Perina che ha giocato anche in categorie importanti ma aveva una richiesta, seppur legittima, che ci sembrava fuori portata. Indipendentemente dalle richieste economiche, dove noi siamo molto attenti perchè vogliamo rispettare ciò che promettiamo, gli investimenti fatti finora sono considerevoli. Dobbiamo anche giocare sulle motivazioni e le potenzialità. Santurro ci sembrava il portiere più adatto. Sarao? Parlano i fatti, giocatore che ha appena vinto il campionato. Io e tutto il mio gruppo lo abbiamo seguito con grande attenzione. Non è stato semplice portarlo a Catania. Ringrazio anche la serietà degli interlocutori per come è stata gestita la cosa. Voglio sottolineare che la volontà di Sarao si è rivelata determinante. Naessens? Ha delle richieste in giro per l’Italia e l’Europa. Il suo procuratore con il quale ho un rapporto d’amicizia si è appoggiato per così dire a Torre del Grifo. Volevo capire di cosa si trattasse, dando anche uno sguardo ad un giocatore che ha delle richieste. Il centro sportivo ci permette, inoltre, di rafforzare dei rapporti che ormai erano quasi compromessi. Piano piano si sta cercando di mostrare credibilità”. 

Salandria, Vicente, Curcio, Barisic e Curiale in partenza? Non rientrano nei piani del Catania, l’ho spiegato ad ognuno di loro. Rispettando persone e professionisti perchè sono bravissimi ragazzi e calciatori. A loro va tutta la mia stima ma si va avanti con un progetto tecnico a cui loro non faranno parte. Sono chiaramente possessori di contratti, quando un calciatore ha un contratto se non trova altro intende rispettare quello attuale. Mi auguro che i giocatori in uscita riflettano molto perchè è il loro mestiere e non giocare significa creare un danno alla propria professione ed immagine. Spero che attraverso i procuratori si sforzino a trovare soluzioni diverse perchè non avranno spazio a Catania. Così abbiamo deciso, nel rispetto delle persone e dei calciatori”. 

Pietro Lo Monaco? Situazione che andrà affrontata e risolta in tempi brevi. E’ finita l’avventura di Lo Monaco al Catania, ha un contratto in essere come altri su cui abbiamo già dato mandato che non fanno più parte del progetto Catania. I professionisti si stanno adoperando affinchè si trovi una soluzione. Stadi chiusi? E’ un grandissimo problema. Soprattutto per la Lega Pro. E Catania è forse la città più penalizzata in questo senso. Mi auguro con tutto il cuore che si possa trovare qualche soluzione. Prima la prevenzione, la salute e la sicurezza però serve anche maggiore coerenza per chi deve prendersi la responsabilità di fronte a queste leggi. Se organizzati, gli stadi possono essere un luogo molto più sicuro rispetto ad altri posti.

La Catania Card? Mi auguro che la gente possa partecipare a questa iniziativa. E’ un progetto che sicuramente può avere avuto qualche sfaccettatura migliorabile. Bisogna ancora aspettare per poter dire se funzionerà. La Card è uno strumento che la società ha utilizzato e mi sembra l’unico più adatto in un contesto che vede ancora i tifosi lontano dagli stadi. Guardiamo positivamente a questa Card, il tempo ci dirà quale tipo di riscontro avrà avuto”.

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1 COMMENTO

  1. Devo dire che sono passato da una opinione molto critica della Sigi a una convinzione molto positiva che è maturata nell ultimo mese. I giocatori che hanno preso finora corrispondono effettivamente alla figura di calciatore per il Catania che io da anni ho in mente. Gente magari non con nomi altisonanti ma che ha grande voglia di correre e di giocare con la testa e le gambe non con le parole!…. La maglia rossoazzurra va onorata con qualche tocco di tacco (peraltro quasi sempre sbagliato) in meno e con tanta corsa per dare la possibilità al portatore di palla di fare un passaggio facile e costruttivo. Forza Catania e ….Sigi!

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