“Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi e poi ritornano…”, cantava Antonello Venditti in “Amici mai” del 1991. Fu così che ci sarà un nuovo capitolo della storia tra Mariano Izco e il Catania, stavolta con i riflettori non più puntati sulle prestigiose platee del calcio nazionale ma sui terreni notoriamente angusti e insidiosi della terza serie. Ci sarà da rimboccarsi le maniche e uscire dal campo ogni domenica con la maglia rossazzurra sporca di fango e sudore. Uno scenario che siamo certi spronerà “Marianito” a dare il massimo come sempre, portando in dote alla squadra “catanesità” ed esperienza ad alti livelli, il tutto condito dalla consueta “garra” tipicamente argentina.
Ad attendere Izco ci sarà un duro banco di prova chiamato Girone C di Serie C, uno dei campionati più difficili d’Europa per intensità e carica agonistica. Nel quadro di un mercato sin qui in linea con le attese, il Catania ha deciso di concedersi l’ennesima operazione nostalgica con l’intento che dia buoni frutti. Carta d’identità alla mano (38 anni da compiere a marzo) e minutaggio delle ultime tre stagioni (692 minuti) non giocano a favore del centrocampista argentino, professionista silenzioso già abituato a sovvertire le critiche in applausi sin dal suo arrivo a Catania nel 2006.
Nelle ultime stagioni Izco ha vestito la maglia del Crotone in Serie A (6 presenze complessive nella stagione 2017-18), poi è sceso di categoria andando prima a Cosenza (3 apparizioni tra febbraio e marzo 2019) e successivamente alla Juve Stabia allenata dall’ex compagno di squadra Fabio Caserta (11 presenze). Una traiettoria in discesa per un giocatore deciso a rimettersi in gioco e contribuire alla buona riuscita del nuovo corso rossazzurro.
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