Ieri è partita la vendita delle Catania Card 11.700, la cui quota di adesione varia da 180 a 1000 €, a seconda dei profili scelti: disponibili le opzioni Silver, Gold, Platinum ed Élite. Ebbene, alle ore 20.00 di giovedì 10 settembre erano 407 le card acquistate. Tra i sottoscrittori ci sarà anche Fabio Pagliara, promotore del piano di salvezza del Catania che però non condivide le modalità di vendita delle tessere e – paradossalmente – si è defilato dal progetto rossazzurro della Sigi. A meno che, nei prossimi giorni, nuove interlocuzioni tra le parti non producano un ripensamento.
Intanto la SpA va avanti per la sua strada, stanziando un budget ben calibrato per dare carta bianca alla direzione tecnico-sportiva in un’ottica di finalizzazione delle strategie di calciomercato elaborate. E si prosegue il percorso che dovrà necessariamente portare al risanamento finanziario del club con pagamenti dilazionati e nuove risorse economiche da cui attingere sotto forma di sponsorizzazione. Nei prossimi giorni, a questo proposito, verranno presentati i nuovi sponsor. Nulla di nuovo, invece, ancora sul fronte della nomina del nuovo CdA che passa dall’eventuale ingresso di nuovi soci. In attesa della preannunciata proposta d’acquisizione delle quote del Catania ad opera di Joe Tacopina.
Gli assetti societari non sono ancora propriamente definiti, in tale contesto s’inserisce anche la mancata formalizzazione dell’ingaggio di un nuovo Direttore Sportivo, che comunque verrà annunciato prossimamente. E poi tiene banco il caso Biagianti. Gran parte della tifoseria spinge per riaccogliere il capitano ma, causa scelta tecnica e tenendo conto di precise esigenze di lista, la società ha preferito puntare sulle caratteristiche dell’ex rossazzurro Izco ritenute più funzionali alla filosofia di gioco di mister Raffaele. Proponendo a Biagianti un ingresso in società, ma il centrocampista vorrebbe giocare ancora. Ci sarà un riavvicinamento tra le parti, oppure le strade sono definitivamente destinate a dividersi?
Fase di stallo nella trattativa, mentre la Sigi tiene d’occhio una questione ulteriore: il deferimento del Catania al TFN per il mancato pagamento entro la data del 15 luglio 2020 degli emolumenti netti dovuti ai tesserati, lavoratori dipendenti e collaboratori addetti al settore sportivo per le mensilità di gennaio, febbraio, marzo, aprile e maggio 2020 e comunque per non aver documentato alla CO.VI.SO.C., entro lo stesso termine, l’avvenuto pagamento degli emolumenti sopra indicati. Fatti, questi, riconducibili alla precedente gestione. Il rischio concreto è quello di ricevere una penalizzazione in termini di punti in classifica (-2? -3?) nel prossimo campionato. Un nuovo ostacolo da affrontare, uno dei tanti in questi mesi tribolati per i colori rossazzurri.
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