Andrea Zanchi primo acquisto ufficiale dell’era Sigi. Dopo la sottoscrizione del primo contratto da professionista del promettente Alessandro Arena, il Catania si assicura il diritto alle prestazioni sportive del terzino che farà coppia sul lato mancino del campo con Giovanni Pinto. E’ l’inizio di una serie di acquisizioni che la società rossazzurra effettuerà nei prossimi giorni. Perfezionato l’ingaggio del terzino destro Alessandro Albertini (che saluta la Virtus Francavilla dopo un’esperienza altamente proficua vissuta in biancazzurro), è vicino anche l’attaccante ex Bisceglie Alessandro Gatto, stimatissimo dal mister Giuseppe Raffaele. Nomi non altisonanti, ma affidabili per la categoria in un contesto di squadra già con una buona intelaiatura che necessita dei giusti accorgimenti.
Mentre si sblocca il mercato in entrata del Catania, sul fronte societario le importanti novità giungono da Joe Tacopina. L’avvocato statunitense ha ribadito ancora una volta il proprio interesse. Non puntando esclusivamente sull’asset di Torre del Grifo Village ma un progetto che inglobi l’intero mondo Catania, sottolineandolo attraverso alcune dichiarazioni ufficiali. Lo ha fatto con trasparenza. Consapevole della situazione debitoria in essere ma anche della forza di volontà, dell’atto d’amore e di forte senso di responsabilità di Sigi – che intanto si avvia verso la ricapitalizzazione, dando ossigeno alle casse del club – nell’effettuare il salvataggio della matricola. Tacopina è pronto a collaborare insieme alla SpA, attuale proprietaria per il 95.4% delle quote del Catania (il residuo 4.6% appartiene ancora a Meridi), affinchè si possano rilanciare con forza le ambizioni dell’Elefante.
Il dirigente newyorkese ha già investito nel nostro calcio in piazze come Roma, Bologna e Venezia. Ma un investimento in Sicilia è qualcosa che lo stuzzica da tempo. Lui, aventi origini di Montelepre, ha provato a farlo nella sponda rosanero della nostra regione ma non si sono verificate le condizioni per portare avanti la trattativa. A Catania, invece, c’è una base per ripartire costituita da Sigi. C’è un centro sportivo all’avanguardia. E c’è la passione di una tifoseria che ama oltre ogni limite i colori rossazzurri. Tacopina non lo ammetterà pubblicamente, ma per il futuro ha un sogno nel cassetto: la realizzazione di un nuovo stadio. Più avanti nel tempo il discorso potrebbe essere affrontato. Oggi conta il ripristino della solidità finanziaria smarrita, ricostruire pezzo per pezzo la società ed allestire una squadra che dia ai catanesi le soddisfazioni che meritano. Le parti hanno firmato un patto di riservatezza per agire nel rispetto degli equilibri intorno al Calcio Catania, evitando un eccessivo clamore. Tra circa un mese Tacopina formulerà l’offerta. E da lì potrebbero aprirsi nuovi scenari, operando in sinergia con Sigi.
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