Acque agitate a Trapani nonostante il cambio di proprietà. Ancora oggi i granata sono praticamente senza una squadra e con lo stato di agitazione già in atto di calciatori e dipendenti. Gianluca Pellino, imprenditore a capo della società dopo l’addio della famiglia Petroni, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa:
“Non sono un avventore, purtroppo qui la situazione è drammatica: io ci sto mettendo la faccia, facendo un lavoro di discontinuità. Il mio impegno è volto a risolvere tutte le problematiche, domenica si gioca visto che l’AIC ha trovato l’accordo con la Lega Pro: giocheremo senza tifosi per l’emergenza Covid. Non sono un uomo di Petroni, non l’ho mai conosciuto prima della cessione di una parte delle quote. La colpa del mancato allenamento va attribuita alla società e io mi assumo le responsabilità, ho chiesto ai ragazzi di andare in campo domenica con la Casertana: giocheranno i Primavera e chi è attualmente in organico. Da tre giorni faccio anche da segretario, mi sono state anche negate le password per fare una diretta sulla pagina Facebook del Trapani Calcio. I dipendenti hanno fatto un comunicato contro di me ma ne se facciano una ragione, io ci sono: il mio progetto è di far risollevare la società e fare un campionato degno. Se ci salviamo investiremo per la stagione seguente”.
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