L’articolo riportato è uno stralcio dell’originale, non volto a sostituirsi a questo, pertanto invitiamo ad approfondire i contenuti presenti acquistando il giornale ‘La Sicilia’ in rassegna
Vincenzo Guerini attende l’ufficialità per tornare operativo a Catania dopo l’esperienza vissuta da allenatore. Nel frattempo rilascia alcune dichiarazioni al quotidiano locale.
A proposito dell’addio di Cristiano Lucarelli, ne sottolinea qualità e meriti aggiungendo che “sarebbe stato bello fosse rimasto, ma è un professionista e a tutti può capitare che arrivino proposte che non è possibile rifiutare”. La priorità del Catania, chiaramente, finora non è stato il campo ma salvare la società. E senza club solidi alle spalle non si può andare lontano. “Il Catania – aggiunge – meriterebbe di stare in Serie A a vita, invece si trova nel campionato peggiore d’Europa. La Serie A guardava con ammirazione e quasi invidia il Catania perchè si era affacciato ed affermato in A facendo buon calcio e realizzando ottimi profitti”.
Relativamente allo svolgimento dei suoi compiti, Guerini afferma che, a differenza di Firenze dove era più un uomo scrivania, qui dovrebbe vivere praticamente a Torre del Grifo “24 ore su 24” interessandosi alla prima squadra ed al settore giovanile, a cui tiene particolarmente sfruttando al massimo le potenzialità del centro sportivo. Nel nuovo Catania ci sarà spazio “solo alla meritocrazia” e relativamente a Massimo Mauro parla di “grande giocatore e dirigente, molto legato a Pellegrino”. Aggiungendo che si tratta di un’ottima mossa e che nel calcio “servono tante figure diverse che si possano relazionare con tutte le grandi società”. Servirà anche “un direttore sportivo per la prima squadra ed un altro per la Primavera, tutti insieme ci occuperemo della gestione tecnica e del calciomercato”.
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