Lungo intervento ai microfoni di ‘Corner’, su Telecolor, del direttore dell’area sportiva del Catania Maurizio Pellegrino che tocca vari argomenti. Dal contratto di Pietro Lo Monaco alla situazione dei calciatori attualmente in rosa, passando per il futuro di Marco Biagianti, nodo allenatore, campagna abbonamenti e molto altro:
“Lo Monaco figura ancora come Direttore Generale del Catania? E’ una situazione che dovrà essere necessariamente risolta. Ha un contratto federale in essere, per cui vedremo quali saranno i prossimi sviluppi. Il futuro del Catania oggi mi sembra che abbia un’altra direzione, altri progetti. A tempo debito sarà affrontata la questione. Abbiamo ereditato un bel pò di problemi da fronteggiare, una di queste è il patrimonio tecnico pesante per la categoria. Ci sono dei giocatori con contratti molto importanti e che pesano non poco nell’economia generale ed in un prossimo sviluppo sportivo. C’è da considerare anche che Biondi ha ancora un altro di contratto e si rischia di perderlo a zero più avanti. Il nostro progetto ha una sua precisa identità, idee chiare. Tutto va affrontato con attenzione e prudenza, in questo momento il Catania è forse tra le squadre che costa di più. Biagianti? Io ho sempre detto che chi ha dato tanto per questa maglia, con serietà e professionalità deve essere rispettato. Ho parlato con lui e continuerò a farlo nei prossimi giorni. Tutto può succedere. Rispettiamo Marco che potrebbe parlare con qualsiasi squadra essendo da considerarsi svincolato adesso, ma rimane questa grande stima ed amicizia reciproca. Vediamo cosa succederà. Se Marco ha altre intenzioni ce lo dirà”.
“Raffaele? Il profilo è stato già da tempo individuato, quindi si va avanti con una sola idea che rimane quella e speriamo di poterla ufficializzare al più presto. Ma sono stati visionati anche altri profili perchè è giusto essere pronti a tutto, l’idea comunque rimane quella perchè riteniamo che la persona individuata possa fare al caso del Catania. Con l’allenatore andranno condivise tante cose. La squadra necessita di interventi sul mercato che diano molto più dinamismo, l’età media è piuttosto importante, ci sono delle priorità da affrontare. Raffaele è un ottimo tecnico e persona molto seria. Ha idee, ha lavorato in situazioni complicate con delle squadre dove inizialmente non gli è stato messo a disposizione un budget importante da investire ma ha sempre ottimizzato le risorse in maniera egregia. E’ un lavoratore e ragazzo estremamente preparato. Lo ritengo il profilo giusto per un Catania che deve rivitalizzarsi sul piano mentale e tecnico. Le scelte dell’allenatore non si devono valutare solo in base a soldi o curriculum. Tacopina? Ho il massimo rispetto per le intenzioni di chiunque voglia interessarsi al Catania. Io penso al lavoro da svolgere perchè finalmente ci siamo, si partirà in ritiro. Devo pensare a queste cose, posso solo realmente ringraziare in questo momento la società per gli sforzi fatti e per quello che continua a fare. Punto a migliorare le cose e portare avanti un progetto che mi sembra ben delineato e spero diventi molto ambizioso“.
“Siamo pronti a sviluppare un progetto che possa finalmente dare un’identità di gioco alla squadra in un campionato estremamente importante come mai negli ultimi anni. Siamo consapevoli di essere attrezzati in questo senso. Nelle difficoltà ed in tutto ciò che la squadra necessita di avere non manca nulla ma purtroppo facciamo i conti con un momento legato alle regole del Covid, che non sono da sottovalutare. Forse siamo i più penalizzati in Italia in questo momento per i trascorsi che abbiamo vissuto e per quello che si è fatto. Percepisco una voglia di rinascita ed un coinvolgimento che per la città è una grande risorsa. Privare ai tifosi di partecipare attivamente a questo rappresenta per noi un grande danno. Campagna abbonamenti? Assolutamente sì, la società sta facendo un grande lavoro ma dobbiamo attenerci a quel che si può fare. C’è un lavoro straordinario coadiuvato da tante persone competenti come il nostro Fabio Pagliara che si sta dedicando tantissimo a questo progetto. Aspettiamo l’evolversi delle cose per capire dettagliatamente quale tipo d’iniziativa portare avanti. Torre del Grifo, inoltre, deve ripartire per potere essere valorizzata con tutti i criteri necessari ed attualmente è chiusa. Ma abbiamo l’entusiasmo giusto, la società fisiologicamente deve assestarsi perchè ci sono tempi e modi per poterlo fare. Qui nessuno vuole inventarsi nulla ma fare un buon calcio, rispecchiando il volere di città e tifosi con chiarezza e trasparenza. Dobbiamo porre le basi per lavorare serenamente, altrimenti si rischia di entrare in confusione. Poi c’è da pensare alla squadra e al campionato ovviamente, ma si sta facendo un lavoro importante”.
“Se preleveremo giovani da club di A per avere benefici economici in chiave minutaggio? Il bravo calciatore lo è a prescindere dall’età e nessun giovane viene dato da società di A a club che non siano in grado di garantire un progetto tecnico. Ben vengano le valorizzazioni, ovviamente in un contesto che funzioni al servizio di un collettivo. Questa credibilità dobbiamo tornare ad averla, investendo sui talenti senza sminuire l’identità di squadra. Tutto deve essere fatto nella maniera giusta. La campagna acquisti? Verrà fatta in sinergia con l’allenatore e con chi collaborerà nell’area tecnica. Le nuove regole prevedono un limite massimo di 22 calciatori in rosa. Attualmente siamo in grado di rispettare il numero avendo elementi che possono dare ampie garanzie tecniche di base, con il nuovo allenatore cercheremo di capire dove migliorare la squadra. Va spiegato con chiarezza ai giocatori se faranno parte di un progetto o meno. Poi sono convinto che da parte loro ci sarà grande disponibilità e intelligenza. L’importante è essere chiari fin da subito. Il lavoro non manca, conta creare una squadra che giochi e diverta”.
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