Da venerdì 14 agosto il Catania ha ufficialmente un nuovo allenatore: risponde al nome di Giuseppe Raffaele, che raccoglie l’eredità di Cristiano Lucarelli. Importante responsabilità per il tecnico originario di Barcellona Pozzo di Gotto con residenza a Gliaca di Piraino. Sedere in C su una panchina prestigiosa come quella del Catania non capita tutti i giorni. Ma in un calcio dove troppo spesso la gavetta passa in secondo piano, Raffaele rappresenta una piacevole eccezione. L’esperienza acquisita nelle serie inferiori ha prodotto risultati più che lusinghieri, come la vittoria del campionato di Eccellenza alla guida di Orlandina e Igea Virtus, scoprendo qui il talento di alcuni giocatori in particolare, tra i quali Kevin Biondi. Si segnalano anche le precedenti avventure con Akragas e Due Torri. Poi, la scalata verso la Serie C con il Presidente del Potenza Salvatore Caiata che ha vissuto stagioni esaltanti con Raffaele al timone. Numeri importanti lungo il percorso lucano, fino ad arrivare al grande salto in rossazzuro. Un premio al merito di chi attraverso il lavoro, la passione ed il sacrificio quotidiano ha costruito una base convincente fatta di successi e gratificazioni.
Il Catania riparte da un volto giovane e siciliano che non teme il confronto con la realtà etnea. Una realtà molto diversa da Potenza, dove ha realizzato un piccolo miracolo calcistico sfiorando la B malgrado disponesse di un budget abbastanza limitato. Ha saputo valorizzare tanti ragazzi, tirando fuori il meglio dagli “anziani” del gruppo e creando una perfetta alchimia all’interno di un sistema di gioco variabile. Il 3-4-3 è il modulo sovente utilizzato da Raffaele, che però spesso varia il tema tattico delle partite varando anche altri schemi basati, ad esempio, sul 4-3-3 o il 3-5-2. A Catania porta il suo entusiasmo e mille motivazioni, pronto a dedicare anima e corpo alla causa nell’anno della ripartenza del club. Un Catania che ricomincia avendo superato uno dei momenti più bui e cupi della sua storia, portando con sè il blasone oltre che il significato profondo della matricola 11700, tanto cara ai tifosi. E Raffaele sembra la persona giusta al posto giusto, riportando in alto le proboscidi di un Elefante orgogliosamente fiero di se stesso e di rappresentare i colori rossazzurri.
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