Nei giorni scorsi vi avevamo segnalato, attraverso un’intervista rilasciata ai nostri microfoni, totale disponibilità a discutere il rinnovo col Catania per Alessio Curcio. L’apertura è giunta dal procuratore del ragazzo Giovanni Tateo.
All’avvocato abbiamo anche chiesto un parere sugli sviluppi del calciomercato estivo a seguito della riforma delle liste, oltre ad alcune considerazioni sul nuovo Catania di mister Giuseppe Raffaele e altro ancora:
Liste a 22 e protocolli anti-Covid, se ne discute parecchio in questi giorni. Qual è la sua posizione in merito?
“Hanno introdotto parecchie restrizioni per quanto riguarda il discorso dei tamponi anche nella Berretti. Aumentano i costi per le società che, inoltre, sono in difficoltà per via della chiusura degli stadi. Senza gente allo stadio non c’è interesse per gli sponsor, non si possono fare abbonamenti. Qualcuno si dovrebbe prendere la responsabilità di riaprire gli stadi, magari anzichè 2mila persone ne entrano mille. I Presidenti in questo momento si trovano in difficoltà. La tematica delle liste a 22 è un problema ulteriore, inserendo anche i ’98, ’99 e 2000. Soprattutto per chi è a scadenza di contratto è un problema. Sono abbastanza critico su questo tema, anche perchè quest’anno si giocherà praticamente ogni tre giorni con il discorso degli Europei. Avere delle rose così limitate non rappresenta un vantaggio. Giocando tante partite ravvicinate aumenteranno gli infortuni. Poi come fai a rimpiazzare gli infortunati? Ogni anno cambiano le regole dall’oggi al domani. La Serie C deve darsi un svegliata, i cambiamenti vanno programmati nel tempo. Lasci a casa parecchi giocatori. Attaccanti e difensori centrali hanno un mercato a parte. Per il resto centrocampisti, portieri, esterni e roba varia faranno fatica a trovare squadra da svincolati”.
Quali saranno le formazioni da battere nel prossimo girone C di Serie C?
“Il Bari ha pagato secondo me molto lo stop quest’anno. Però i play off sono un terno al lotto, le partite secche sono sempre difficili. Nella prossima stagione il Bari si troverà ad affrontare un campionato con più squadre attrezzate. Il Palermo è ambizioso e parliamo di una piazza importante, secondo me ci sarà il Foggia che verrebbe ripescato retrocedendo il Bitonto. Poi c’è il Catanzaro, la Ternana, il Catania, ci saranno le retrocesse Trapani e Juve Stabia. Sembrerà di giocare in B”.
Che idea si è fatto sul Catania?
“Sinceramente non ero molto fiducioso che riuscissero a salvare il Catania. Devo dare onore e atto a coloro che si sono impegnati in questo. Hanno salvato una squadra a cui sono veramente affezionato. Questa città mi ha dato tanto dal punto di vista professionale avendo avuto Augustyn, Kosicky, Ricchiuti, Di Piazza, adesso Curcio. Queste persone hanno avuto coraggio e secondo me verrano ripagate. Catania è una piazza eccezionale, l’organico in essere è abbastanza importante. Se lavorano mantenendo questa base e facendo operazioni in entrata mirate, se la possono giocare alla grande. Ci sono poche tifoserie come quella del Catania nel panorama della Serie C. E’ vero che i tifosi rossazzurri vivono molto dal punto di vista umorale, come tutte le grandi piazze del sud, però nel periodo precedente c’era anche un dissapore con la vecchia proprietà. Adesso i tifosi saranno anche più clementi tra virgolette, avendo sostenuto la nuova proprietà degli sforzi importanti. Non è semplice ripartire subito ma sono convinto che non possano far altro che puntare a vincere il campionato. Mi aspetto un Catania competitivo”.
Mister Raffaele è il tecnico giusto per questa squadra?
“Io ho visto giocare il Potenza tante volte perchè lì avevo 3-4 giocatori. Secondo me il mister è molto, molto valido. Anche perchè è uno dei pochi che riesce a cambiare modulo di gioca anche a gara in corso. Non è facile e non tutti riescono a gestirsi con il discorso d’incastrare gli under. Lui a Potenza ha lavorato alla grande. A me personalmente piace tanto come mister, a Catania potrebbe fare bene”.
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