L’ex centrocampista Davide Biondini, attuale collaboratore dell’Associazione Italiana Calciatori (AIC), parla a tuttoc.com della decisione di ridurre le liste delle squadre di Serie C a 22 giocatori e delle nuove regole sul minutaggio dei giovani:
“La Lega Pro dovrebbe formare giovani per le categorie superiori, non catapultare ragazzi per qualche anno tra i professionisti per poi spedirli nel dimenticatoio. Con questo nuovo regolamento si abbasserà il livello della Serie C, ci sarà meno meritocrazia e tanti giocatori esperti rimarranno a spasso. Se una squadra vuole tesserare 22 giocatori perché le statistiche dicono che in media si utilizzano 22 calciatori a stagione, lo faccia. Ma non vedo perché devi obbligare a farlo anche a chi potrebbe dare la possibilità di lavorare a chi può. La realtà è che così si riduce il gap tra le prime e le ultime. Ma con un livellamento verso il basso: la paura è che venga fuori una Lega Pro di qualità inferiore rispetto al recente passato. Lo stato di agitazione è stato proclamato, speriamo di non dover arrivare allo sciopero. Ma per non scioperare dovrà cambiare qualcosa. Poco ma sicuro”.
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