TERNANA – CATANIA: pagelle di reparto. Difesa quasi perfetta, centrocampo in calo nella ripresa, attacco propositivo ma sciupone

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Non basta il pareggio a Terni per la qualificazione alla fase nazionale dei Play Off. Prestazione molto positiva del Catania contro una deludente e fortunata Ternana, che tira un sospiro di sollievo al triplice fischio dell’arbitro. Attribuiamo, come di consueto, i voti reparto per reparto.

DIFESA, 7

Purtroppo pesa l’episodio del gol del definitivo 1-1 che condanna il Catania. Martinez non corre praticamente nessun rischio. Eccezion fatta per un colpo di testa di Paghera ed una bella respinta su tiro di Furlan. Poi, al 79′, il neo entrato Ferrante sfrutta un assist al bacio confezionato dal già citato Furlan e, di testa, deposita il pallone in rete. L’attaccante viene lasciato colpevolmente solo, ma c’è da dire che Lucarelli non ha fatto in tempo ad inserire Noce per sopperire alla superiorità numerica degli attaccanti avversari (aveva fatto il suo ingresso in campo anche Vantaggiato, ndr). Sulle corsie laterali abbiamo apprezzato il miglior Calapai – che ha corso in lungo e in largo – ed il buono stato di forma di Pinto. In posizione centrale, l’ammonizione rimediata nel primo tempo avrebbe potuto condizionare Silvestri che, invece, se l’è cavata con l’esperienza. Bene Mbende. Il difensore si è distratto solo in un paio di circostanze, andando anche vicino al gol due volte.

CENTROCAMPO, 6

Nel settore nevralgico del campo, il volto del Catania cambia tra il primo tempo e la fase clou della ripresa. Nei primi 45′ Vicente e Salandria contribuiscono al mantenimento degli equilibri di squadra recuperando un numero importante di palloni e, al tempo stesso, guidando la manovra rossazzurra a testa alta. Molto attivo soprattutto l’ex Reggina, autentico motorino del centrocampo etneo. Ad un certo punto la benzina va in esaurimento nella fase più delicata dell’incontro e la Ternana guadagna metri preziosi da quelle parti. Biagianti e Welbeck fanno rifiatare i compagni, ma i cambi rossoverdi si rivelano ancor più efficaci nello scacchiere tattico umbro aumentando il predominio territoriale della squadra di Gallo.

ATTACCO, 5.5

Un gol all’attivo, ma potevano essere almeno tre considerando le numerose occasioni prodotte ed i legni colpiti dal Catania per un mix di sfortuna ed ingenuità. Nella partita in cui ci si attendeva un Curiale protagonista, la punta ex Frosinone non si rende pericolosa abbastanza negli ultimi metri. Al suo posto nella ripresa Barisic che ha il classico impatto di chi vuole spaccare il mondo, ma spreca in maniera clamorosa la palla dello 0-2 che avrebbe chiuso i conti. Molto attivi Biondi e Capanni. Soprattutto la giovane promessa catanese, non soltanto per il momentaneo vantaggio rossazzurro ma anche per avere letteramente fatto impazzire la difesa avversaria. Buoni spunti anche da Capanni, altro giovanotto che farà parlare di sè in futuro ma di proprietà del Milan. Sulla trequarti, a Curcio manca solo il gol. Corre, lotta, non dà punti di riferimento agli avversari, sforna assist per i compagni e la sua prestazione si caratterizza per le qualità delle giocate. Al 61′ dentro Manneh, poco propositivo. Nel finale spazio a Mazzarani ma non fa in tempo a trovare il guizzo vincente.

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