Ospite della trasmissione televisiva ‘Corner’ su Telecolor, l’ex portiere del Catania Armando Pantanelli esprime le proprie idee sul futuro rossazzurro, commentando la possibilità di un suo approdo nello staff tecnico – qualora chiamasse Maurizio Pellegrino – e altro ancora:
“Quale futuro per il Catania? E’ una vicenda talmente compicata. Sono 8 mesi che andiamo avanti con questa storia. Francamente a noi tifosi di chi arriva non ce ne frega nulla, l’importante è che siano persone serie per la crescita del Catania, facendo le cose per bene, aspetto fondamentale in qualsiasi ambito, specialmente nel calcio. Dopo mesi di balletti vari, arriva la data fatidica e ci faremo un’idea più chiara su quello che è stato e quello che sarà”.
“Io nuovo preparatore dei portieri se il Catania passerà alla Sigi? Vedremo, sono in ottimi rapporti con Pellegrino che stimo come persona e ammiro come allenatore. Per qualsiasi progetto, se richiederà il mio aiuto, sarò presente. A maggior ragione per il Catania, lo farei super volentieri. Ormai mi sono sposato in questa città, ho 3 figli, un’attività, una casa. Il mio futuro lo penso a Catania, mi trovo molto bene qui a livello climatico, con le persone che mi mostrano il loro affetto ed io cerco di rincuorarle tutte. Sono cicli. Si tornerà in Serie A, basta attendere il momento giusto e persone attaccate alla città ed alla maglia. Per vincere il campionato c’è bisogno di qualcosina in più, ma Lucarelli ha fatto veramente bene. Tutta la squadra lo seguiva ed è importantissimo in questi momenti. Bisogna programmare per bene”.
“Il gruppo dell’ultima promozione del Catania in Serie A? Lo Monaco parlava di un 90% del merito tutto suo, in verità noi abbiamo vinto col gruppo, eravamo professionisti seri e stavamo bene insieme, quella rappresentava la nostra forza superiore. Noi ci divertivamo durante gli allenamenti ed eravamo veramente una squadra forte. Pulvirenti è stato un grandissimo Presidente, poi è successo qualcosa che ha cambiato il suo modus operandi ed io, da fuori, non posso sapere. Anche il Lo Monaco degli ultimi anni è sembrata un’altra persona nella gestione del gruppo in qualsiasi aspetto. Venendo a mancare due pilastri fondamentali in società è stata quasi una conseguenza lo sfascio successivo”.
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