E’ intervenuto nel corso della diretta televisiva di ‘Corner’, su Telecolor, anche il dottor Fabio Pagliara confermando che la Sigi parteciperà senza alcun dubbio al bando:
“Dopo il bando la matricola sarà salva. Sono stati fatti passi avanti che fino a poco tempo fa sembravano impensabili. Io scenderò mercoledì a Catania, il 9 si terrà un’assemblea dei soci che deciderà in maniera democratica la strada più giusta da seguire per la partecipazione al bando. Finora l’avvocato Augello ha fatto un grandissimo lavoro. Chi vince il bando diventa proprietario del Calcio Catania il 23 luglio. Poi il 28 ci sarà la parte notarile, inoltre avremo una serie di scadenze da affrontare. I tempi saranno molto risicati, sarà una corsa ad ostacoli per arrivare ad iscrivere la squadra entro il 5 agosto. Ben vengano altri soggetti se hanno un progetto serio, noi vorremmo operare nella maniera più libera possibile. Chi compra avrà una bella responsabilità, dovendo tenere in vita in maniera chiara la società. Ci saranno nuovi soci all’interno della Sigi ma spero che questo sia in continuo aggiornamento. La logica di una società a capitale diffuso – il mio sogno è che diventi azionariato popolare – è l’apertura a nuovi soci. Nel giro di pochi giorni qualcun’altro entrerà. Abbiamo varie possibilità, non solo siciliane. Dobbiamo augurarci che questi innesti in società siano una costante nel tempo. Il nostro eventuale budget per allestire l’organico? Mediamente un campionato di C di livello medio-alto costa dai 6 ai 7 milioni e mezzo, poi ci sono realtà che sostengono 8-10 milioni per alcune anomalie di gestione. Noi siamo decisamente dentro il range dei club di C competitivi. Una squadra come il Catania deve avere una proiezione negli anni. Oggi senza essere vincitori del bando non possiamo dire ai tifosi che compriamo Dybala e saliamo in A. Sarebbe uno slogan che non ci interessa. Sappiamo però, ad esempio, che con un centravanti forte domenica avremmo vinto. L’attaccante è una priorità di mercato assoluta che sarà nei piani di Maurizio Pellegrino.
“Lucarelli non lo conosco personalmente ma ha dimostrato di avere attributi, grandi capacità di motivazione e resistenza. Grandissima stima umana da parte mia. Il settore tecnico dovrà ragionare subito sulla eventuale riconferma o meno, perchè capisco che Lucarelli abbia le sue offerte. Credo che nella parte tecnica salti agli occhi l’esigenza di modifiche in alcuni reparti. Ci sono anche giovani molto interessante e siciliani su cui puntare, ritengo che questi debbano avere una corsia preferenziale. Torre del Grifo può diventare una cantera del calcio giovanile siciliano e non solo. Questi Play Off dimostrano che motivazioni, giovani e voglia di fare possono fare la differenza. Ci muoveremo anche su queste basi. Torre del Grifo è un gioiello di livello almeno europeo, rappresenta un’operazione straordinaria. Deve essere un asset decisivo nel rilancio del Catania. Come modello di gestione dovrà aprirsi diversamente, magari alle università americane e australiane, alle nazionali straniere. Potrà essere strutturato in maniera diversa, fermo restando che dal punto di vista patrimoniale e di riorganizzazione dell’assetto societario ha dei costi elevati. Ci sono ancora delle quote da pagare, vuol dire che ci sono state delle difficoltà economiche per portare avanti l’attività del centro sportivo. Se non si dovessero pagare gli stipendi? Sappiamo del rischio eventuale di perdere l’intero parco giocatori causa svincolo, quindi dobbiamo avere tre piani per eventualmente operare. Auguriamoci che non sarà così. Brand 11700? Sarà basilare. Se vinciamo il 23, la matricola 11700 diventerà un brand speriamo di livello internazionale. La storia va anche saputa vendere. Io immagino di lanciare il brand sul digitale, inoltre vorremmo una mostra-museo del Calcio Catania. Abbonamenti? Preannuncio che non faremo la Giornata RossAzzurra…”.
===>>> INCHIESTA FAKE CREDITS: coinvolti anche alcuni componenti della Sigi
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