CESSIONE CATANIA: lo scenario che si presenta e l’ipotesi Tacopina

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Joe Tacopina

Fino a due giorni fa sembrava tutto scritto, con la Sigi SpA vicina all’acquisizione del Calcio Catania dopo l’attesa pubblicazione del bando. Il terremoto causato nelle ultime ore dagli sviluppi dell’inchiesta Fake Credits, però, rappresenta una botta non di poco conto per l’azionariato diffuso in termini di credibilità e di nuove risorse da reperire, visto che nel mirino della magistratura sono finiti alcuni componenti della Sigi, in primis il vice Presidente Antonio Paladino. Lunedì verrà presentato il nuovo CdA ma la società promossa da Fabio Pagliara è chiamata a rifinanziarsi per coprire le quote mancanti. Pur non mollando la presa, è chiaro che il tempo stringe e la situazione non fa dormire sonni tranquilli ai tifosi.

Va ricordato che la procedura competitiva è aperta a tutti coloro che sono in grado di soddisfare le richieste del bando e, allora, oltre alla Sigi potrebbero presentarsi altri soggetti. Magari sarà la volta buona affinchè i contatti avviati nei mesi scorsi dall’Amministratore Unico Gianluca Astorina e l’ex A.D. rossazzurro Giuseppe Di Natale possano portare ad un’uscita allo scoperto di nuove figure imprenditoriali. Sono circolati una serie di nomi negli ultimi giorni, tra cui quello dello statunitense Joe Tacopina. A proposito di quest’ultimo, secondo informazioni raccolte in queste ore da TuttoCalcioCatania.com, malgrado le smentite non si tratta di un’ipotesi campata per aria ma al momento non c’è niente di concreto. Tacopina ha lasciato la carica di Presidente del Venezia, continuando però a concentrare i propri sforzi economici in Laguna, dove da tempo la dirigenza ribadisce di voler continuare a dare solidità al club portando avanti il piano di realizzazione di un nuovo stadio.

Tacopina, comunque, è un uomo d’affari e potrebbe essere stuzzicato dall’idea di ripartire da un nuovo e stimolante progetto. Non a caso più volte non ha nascosto la la possibilità di rilevare il Palermo, intravedendo nella piazza rosanero una realtà importante su cui investire. Poi non si sono creati presupposti affinchè venisse concretamente sviluppata la trattativa. L’imprenditore statunitense si sente in qualche modo legato alla Sicilia (sua madre è di Montelepre, provincia di Palermo, ndr) e se, per qualche motivo, dovesse interrompersi il rapporto con il Venezia è disposto a prendere in considerazione l’eventualità di sposare un progetto innovativo. Vedremo se, nei prossimi giorni, ci saranno sviluppi. Il bando è pubblico, scade il 22 luglio. Chi dimostra di avere la reale intenzione e forza economica per rilanciare le sorti del Catania si faccia avanti. Che sia la Sigi, Tacopina o chi per loro. L’importante è dare un futuro degno all’Elefante per storia e tradizione, a salvaguardia della matricola 11700.

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