Tra vicende di campo ed extra campo ripercorriamo i momenti più significativi della stagione conclusa con l’eliminazione ai play-off per mano della Ternana. Senza dubbio sono state scritte negli ultimi mesi pagine di calcio amarissime alle pendici dell’Etna, che sicuramente resteranno impresse per molto tempo nella mente degli sportivi catanesi.
La situazione inizia a precipitare a novembre. Domenica 24 (con Lucarelli da un mese seduto in panchina) i rossazzurri giocano contro la Casertana a porte chiuse, in quanto il club non riesce a reperire in tempo utile il numero di steward necessario per aprire al pubblico i cancelli dello stadio “Angelo Massimino”. Due giorni più tardi, nel corso di una conferenza stampa “fiume”, Pietro Lo Monaco espone il precario “quadro clinico” in cui versa da tempo la società e annuncia le proprie dimissioni. L’indomani mattina, il dirigente campano subisce un’aggressione nelle ore che precedono la sfida di Coppa Italia a Potenza, vinta dal Catania per 2-1.
Il mese di dicembre si apre con l’interessamento da parte di Raffaello Follieri, businessman foggiano trapiantato da anni negli Stati Uniti con interessi nel ramo petrolifero, di rilevare la società. Tuttavia la trattativa nemmeno parte e in data 8 gennaio l’imprenditore pugliese rende nota la volontà di tirarsi indietro. Negli stessi giorni, all’interno di uno studio notarile cittadino si costituisce un Comitato promotore per l’acquisizione del club. Fabio Pagliara, Antonio Paladino, Maurizio Pellegrino e l’ex Questore di Agrigento Girolamo Di Fazio sono le figure di gestione del neonato istituto, che inizia a muovere subito i primi passi per entrare in contatto con Finaria e aprire il tavolo delle trattative.
Nel frattempo il Catania mescola le carte all’interno del proprio Cda e affida all’ing. Giuseppe Di Natale il ruolo di Ad al posto del dimissionario Lo Monaco, il quale mantiene la carica di Direttore Generale. Il neo amministratore rossazzurro riesce nell’intento di ricucire il rapporto con la tifoseria, così gli spalti del “Massimino” tornano a popolarsi in occasione delle ultime gare casalinghe prima della sospensione dell’attività agonistica a causa della sopraggiunta pandemia di Covid-19. Al momento dello stop il Catania (rigenerato dagli acquisti invernali di Curcio, Vicente, Salandria e Capanni) è sesto in classifica con 47 punti, frutto di 13 vittorie, 8 pareggi e 9 sconfitte con 39 gol fatti e uno in meno subito, mentre il cammino in Coppa Italia di Serie C si conclude ad un passo dalla finale con l’eliminazione ad opera della Ternana.
—— Domani la pubblicazione della seconda parte ——
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