AVV. FERRAU’: “Trattativa avanzata con Grimaldi Lines. Obiettivo 15mila abbonamenti. Sigi, nessun progetto in caso di D”

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Intervenuto nel corso di ‘Speciale Salastampa’ a cura della redazione di SicraPress, l’avvocato Giovanni Ferraù – attuale Presidente del Cda della Sigi – rilascia alcune dichiarazioni quando si avvicina la scadenza del bando per l’avvio del procedimento competitivo:

“Abbiamo dovuto effettuare una risistemazione della compagine societaria anche se il gruppo storico è rimasto in Sigi. Organizzando in meno di 13 giorni una gara pubblica, lavorando sodo per cercare di arrivare alla meta nel migliore dei modi. E’ successo di tutto, dal deferimento della federazione ai mancati stipendi, al fallimento di Finaria. In questo momento il deferimento ci preoccupa di più. Se il 31 maggio avessero depositato le relazioni, questo problema non ci sarebbe stato. Se il 10 luglio avessero corretto gli indici probabilmente non sarebbe accaduto nulla. E’ necessario sottolineare questa circostanza. Sigi ha verificato puntualmente tutto. Il nostro è un impegno gravoso ma dobbiamo portarlo a compimento, costi quel che costi. Anche se mi ripeto spesso la frase ‘cu tu fici fari?'”.

“Noi abbiamo contattato decine e decine di imprenditori, mai Arena Decò che però sognavamo di coinvolgere perchè rappresenta una delle realtà siciliane più solide della Sicilia. Con Grimaldi Lines c’è un accordo non ancora concluso ma la trattativa è in fase avanzata. Abbiamo anche altre trattative. Non è facile trattare quando si legge di deferimenti, situazione debitoria importante e fallimento di Finaria. Questo rende difficile chiudere in tempi brevi. Gli sponsor sono stati più disponibili, allargare la compagine societaria a nomi importanti  – molti hanno detto di sì – è veramente arduo nell’ambiente circostante. Stiamo cercando di chiudere il cerchio, al massimo entro martedì. Moltissimi imprenditori più o meno grandi ci hanno dato massima disponibilità a far parte del Calcio Catania subito dopo l’acquisizione. I nomi dei valorosi verranno fuori entro martedì, giusto farlo per Catania, i tifosi, chi ci ha messo faccia e soldi. Ci sono imprenditori che hanno sborsato 2/300mila euro”.

“Il nostro prossimo step? Il pagamento del bonifico della cauzione di circa 67mila euro presso la banca intestata alla Curatela del fallimento di Finaria. Tra martedì e mercoledi presenteremo l’offerta completa per l’acquisizione del Catania. Se ci saranno altre proposte? Difficile rispondere, mi auguro di sì. L’ho sempre detto e sostenuto. La competizione fa bene a tutti, la possibilità di aumentare l’offerta fa bene al Calcio Catania ed a chi beneficia di questa gara. Personalmente, ad oggi, non ho notizie di altri competitor che vogliano entrare dalla porta principale. Se alla finestra ci fosse Tacopina o il grosso imprenditore magnate, io ne sarei il primo tifoso. Noi operiamo 20 ore al giorno per trovare investitori, sponsor e soci. Possiamo criticare perchè la critica è un diritto assoluto del cittadino, però direi che bisogna fare azione piuttosto che demolire. Chiedo che non ci siano diti puntati nei confronti di qualcuno che sta costruendo. Così è facile. Sarebbe corretto puntarli all’indirizzo di chi non c’è. Sigi è arrivata non per guadagnare soldi ma perchè non c’è nessun altro. Già 30 giorni fa senza una proposta d’acquisto seria della Sigi inoltrata ai commissari la gara competitiva non si sarebbe fatta e il Tribunale avrebbe chiuso la partita, dichiarando anche il fallimento del Calcio Catania”.

“Noi ci siamo, con tre obiettivi. Primo salvare la matricola, secondo tutti i posti di lavoro, terzo fare una squadra dignitosa ma questo dipenderà da tanti fattori, dalle forze economiche che avremo e da tutte le risposte rinviate ad avvenuta aggiudicazione. Io ho trovato nei tifosi tanto entusiasmo e anche sostegno. Con Pagliara e Pellegrino almeno 3-4 volte al giorno siamo a stretto contatto. Abbonamenti? La gente ha il desiderio di tornare allo stadio e vedere una società nuova, pur ringraziando la precedente proprietà per i risultati ottenuti in passato. Noi chiediamo 15mila abbonati. Personalmente prometto di sottoscrivere l’abbonamento in Tribuna A. Vogliamo vedere lo stadio pieno, basta parlare di Tribunale, fallimenti, bandi, indici di patrimonializzazione. Parliamo di calcio. Ripartire dalla D? No. A me viene da piangere se il Catania fallisce. Chiarisco che mi era stata fatta questa domanda nei giorni scorsi, rispondendo però un pò di getto. Non ci sarà un eventuale progetto Sigi in caso di Serie D“.

===>>> DA ‘LA SICILIA’: ingresso in Sigi, Grimaldi Lines smentisce

 

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