AVV. FERRAU’: “La possibilità che il Tribunale ritiri il bando c’è, ma siamo fiduciosi. Rischio penalizzazioni. Ecco i prossimi passaggi da seguire”

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Intervenuto ai microfoni di ‘Futura Production’, nel corso di Aperinews, l’avvocato Giovanni Ferraù – neo Presidente del CdA di Sigi – fa il punto della situazione legata alla partecipazione del bando per l’acquisto del Calcio Catania:

“Stiamo lavorando, penso di avere raggiunto le 20 ore di lavoro giornaliere. Si dorme poco, cerchiamo di stringere i tempi. Per adesso ci occupiamo di regolarizzare i passaggi tra il vecchio CdA di Sigi ed il nuovo. Sembra banale ma non lo è tra firme, conti e Camera di Commercio. Continuiamo ad essere fiduciosi. Sigi non c’entra assolutamente nulla con il pagamento degli stipendi, lo ribadisco. Sono a carico di Finaria e se questo non dovesse avvenire, non può che significare che domani l’aggiudicataria avrà un ulteriore debito di più di 300mila euro oltre alla penalizzazione in classifica. A proposito del deferimento scattato nei confronti di Astorina e del Calcio Catania, parliamo di fatti che risalgono a diverso tempo fa. Si rischia nell’ordine dei -2 e -3 più il mancato pagamento degli stipendi che incrementerebbe la penalizzazione”.

La possibilità che il Tribunale ritiri il bando c’è. E’ sorta una questione con gli eredi Massimino per un contenzioso del ’92. Una parte dei Massimino rivendicherebbe ai precedenti proprietari del Catania, dai Gaucci in avanti, una quota intorno al 25%. Il giudizio pende d’innanzi alla Corte di Cassazione. E’ possibile che, vincendo i Massimino la causa, non solo potranno pretendere realmente queste quote societarie ma anche chiedere il risarcimento del danno. Si dovrebbe capire se è possibile rinunciare alle quote e chiedere solo un risarcimento, però ci sarebbe il rischio di richiedere sostanzialmente la titolarità di questa quota societaria. Il Tribunale ha chiesto chiarimenti sulla vicenda che sono stati prontamente forniti nei giorni scorsi“.

“Oggi acquistare il Catania è tutto meno che un affare, lo dimostra il fatto che non ci sia la fila di imprenditori interessati. Ci vuole amore per il Catania, follia, coraggio e uno spirito imprenditoriale molto ma molto lungimirante. Spero fermamente da Presidente di Sigi e soprattutto tifoso che ci sia il magnate o il grosso imprenditore che possa investire tantissimo denaro a Catania, altrimenti noi non rappresentiamo un’alternativa a qualcuno. Non voglio sminuire il ruolo di tantissimi professionisti che stanno mettendo faccia e cuore in questa vicenda. Oggi il Catania non ha da scegliere tra Ferrero e Moratti, si è presentata la Sigi con soldi tirati fuori dalle tasche di tantissime persone che si sono mosse per salvare matricola, storia e categoria. Non avremo dei magnati ma questi valorosi ci stanno mettendo il cuore e penso sia già tanta roba. Mi hanno garantito che se dovessimo aggiudicarci il bando, tante imprese e sponsor spunteranno dopo. Ma oggi è fondamentale dire che noi ci siamo”.

“L’azionariato diffuso forse non è stato compreso bene, siamo abituati a grandissimi nomi. Ma se mancano, oggi l’azionariato diffuso va rispettato, aiutato, incrementato. Rispettando chi investe anche 25mila euro. Valorizzando la scelta d’amore. Poi saremo persone della strada, di tutte le nature e tipologie, ma ci stiamo mettendo la faccia. E basterebbe questo da premiare. La grandissima maggioranza dei tifosi so che apprezza tanto Sigi, a chi non la pensa così chiedo di ‘mummuriarisi’ nei confonti di coloro che non ci sono. Non nei confronti di chi c’è. E lo dico senza polemiche. La passione è dominante in questa avventura”.

Il progetto nasce e continua con Pagliara e Pellegrino, tengo a precisarlo. Io sono un traghettatore, ringrazio i soci per la fiducia, determinata da una questione di carattere professionale e, diciamo, di ambiente locale. Pagliara e Pellegrino proseguono l’attività e la cura del vivaio del Calcio Catania sarà una priorità. Puntare sui ragazzini è la priorità assoluta, da troppo tempo il vivaio non sforna giocatori di categoria. Pellegrino ragiona in prima linea su questo. Pagliara è un uomo di sport, lavora costantemente per portare avanti tutto ciò che è necessario. E’ a Roma ma tutte le riunioni vengono fatte anche da remoto con noi”.

“Quali sono i passaggi principali da seguire per partecipare al bando? Esiste in Tribunale una ‘Data Room’ accessibile a chiunque interessato voglia verificare i documenti. Può accedervi versando 500 euro e chiedendo l’ok ai commissari. Entro il 22 luglio alle 12 dovranno essere presentate le offerte concrete – oltre alla denominazione della società partecipante – alla sezione fallimentare del Tribunale, cartacee oppure in via telematica. La base d’asta è di 1.329.000 euro. Se dovessero esserci più proposte si apre l’asta al rialzo con la possibilità di aumentare di 25mila in 25mila la propria offerta. Noi adesso lavoriamo per mettere a posto l’eredità lasciata dalla precedente gestione da un punto di vista formale. Ultimato questo, abbiamo chiesto di accedere alla Data Room e di effettuare un sopralluogo a Torre del Grifo. Poi formuleremo la nostra offerta nei termini che riterremo maggiormente confacenti. In caso di aggiudicazione nulla è compiuto. Sarebbe il primo passo importante, in seguito si dovrà firmare l’atto notarile di trasferimento entro i successivi 5 giorni“.

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1 COMMENTO

  1. Sigi merita tutta la fiducia dei catanesi,operai,professionisti intellettuali e di quanti hanno a cuore la sorte del calcio Catania 11700 e la dignità della decima area metropolitana d’Italia.

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