Ha provato a vincere i Play Off col Catania, non riuscendo nell’intento. Adesso Francesco Lodi ci riprova indossando la casacca della Triestina:
“La differenza la fa la testa, è questa che dà l’input al corpo – dichiara il centrocampista napoletano a Il Piccolo – Il fatto di non aver mai staccato mentalmente, è il presupposto per continuare il percorso che avevamo iniziato. Sappiamo che sarà difficile e dovremo solamente vincere. Ma forse sarà un bene. Vero che le avversarie hanno il vantaggio di due risultati su tre, ma non è una cosa facile da gestire nei 90 minuti. Niente è impossibile”.
“Io ero arrivato secondo col Catania e i play-off li vinse il Cosenza partendo da quinto. Non c’è nulla di scontato, tutti sono stati fermi e si riparte tutti alla pari. E poi quando le scalate sono dure, è ancora più bello arrivare in cima. Il gruppo è consapevole che si tratta di un’impresa, ma nulla ci è precluso. Le potenzialità ci sono, le motivazioni sono tante: se non le avessimo, dovremmo cambiare mestiere. E questa Triestina ha la mentalità giusta, nessuno vuole perdere neanche in allenamento”.
“Il calcio è imprevedibile: ricordo quella finale di Champions col Manchester United che perdeva col Bayern e poi segnò due reti nel recupero. Conta molto la condizione fisica, perché se non sei allenato fai fatica, e in fase di preparazione contano alimentazione, posture, stretching e mettere a punto la macchina del corpo. Però in queste partite poi la differenza la fa un dettaglio, un corner, una marcatura, un contropiede. Bisogna fare attenzione ai particolari”.
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