Ospite di FocusSicilia, uno dei promotori del progetto Sigi, Maurizio Pellegrino, auspica il raggiungimento dell’obiettivo di salvare la matricola 11700:
“I debiti per la categoria sono drammatici, avevamo bisogno di capire come poter fronteggiare la situazione. Siamo arrivati ad un punto importante, aspettiamo di conoscere il risultato. In termini di azionariato diffuso c’è l’esempio del Lecce che ha ottenuto risultati eccellenti. La Sigi ha come aspetto prioritario lo sviluppo sportivo, delegando dei professionisti di settore all’interno del progetto. Il mondo Catania racchiude anche Torre del Grifo, un polifunzionale con altre attività da seguire e sviluppare. Parliamo, inoltre, della valorizzazione di tanti giovani interessanti che devono essere instradati in un percorso serio e professionale attraverso, finalmente, un minimo di meritocrazia. Aiutando a crescere il territorio. Mi auguro che il Catania mantenga fede all’impegno di pagare gli stipendi e disputare i Play Off, che sono un’opportunità da sfruttare e nel calcio le sorprese non mancano mai”.
“Oggi il Calcio Catania lotta per sopravvivere e cercare di risolvere i problemi tenendo questo lumicino accesso affinchè si concretizzi il passaggio di proprietà. Giusto affrontare un passo alla volta, il primo è l’acquisizione del Catania e programmare un rientro dei tantissimi debiti. Sarebbe la prima vera vittoria poter presentare un piano industriale che ti permetta di rimettere il Catania a regime. Io con il Catania ho fatto tutto, giocatore, allenatore e dirigente. Perdere quella Serie A è stato un momento drammatico sportivamente ed emotivamente perchè quella squadra poteva tranquillamente salvarsi. Mi piace ricordare che questa matricola ha lottato anche sui campi in terra battuta, tra mille problematiche e difficoltà. Questa matricola ha lottato contro tutto e tutti, è la matricola dei nostri padri e nonni. Chi l’ha vissuto sa di cosa sto parlando. Il mio è un trasporto di cuore che cerco di trasmettere agli imprenditori. Perchè l’iniziativa è da veri incoscienti e solo chi è affezionato a questi colori può capire cosa si sta facendo”.
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