Con l’inizio dei lavori di sanificazione a Torre del Grifo, si fa strada l’ipotesi che il Catania dica sì alla partecipazione degli spareggi promozione che inizieranno l’1 luglio: avversaria la Virtus Francavilla o la Vibonese allo stadio “Massimino”, dipenderà dall’esito della Coppa Italia Serie C. Vien da chiedersi con quali risorse. Bisogna, infatti, sostenere le spese necessarie per il rispetto dei protocolli sanitari, onde evitare pesanti sanzioni. E c’è la grana stipendi da risolvere, con molti giocatori che non percepiscono un euro da mesi. I vertici societari continuano a spingere verso questa direzione ed i calciatori, a norma di regolamento, pur avendo un vincolo contrattuale con il Catania potrebbero sottrarsi alla convocazione, rischiando però provvedimenti sanzionatori. Vedremo come finirà, di sicuro le condizioni per affrontare i Play Off non sarebbero ottimali.
A tenere banco in questi giorni, però, è un altro argomento. Ben più importante: il futuro societario del Calcio Catania e la sopravvivenza della matricola 11700. La nota stampa del Tribunale rappresenta un messaggio chiaro all’indirizzo di Finaria. Non è più consentito temporeggiare alla holding di Antonino Pulvirenti. I prossimi giorni saranno decisivi per capire se potrà decollare la trattativa con Sigi o Finaria ritiene di possedere le carte in regola per rispettare il concordato preventivo attraverso un rilancio delle attività con mezzi propri, cosa che appare alquanto improbabile. Il Tribunale vuol vederci chiaro e spinge affinchè Finaria faccia chiarezza. È il momento, come si suol dire, di quagliare. Procedendo senza troppi giri di parole. Del resto si avvicinano scadenze importanti e bisognerà anche avere il tempo utile per programmare la prossima stagione.
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