CATANIA: ecco perchè il CdA non è stato azzerato. Da dicembre a febbraio, perdite ulteriori per il gruppo Pulvirenti

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Torre del Grifo Village, Centro Sportivo Catania

Dal 2014 in poi, Calcio Catania sempre più indebitato fino ad arrivare ai noti guai finanziari che hanno determinato le conseguenze che sono sotto gli occhi di tutti. Il Catania continua a giocare la partita più importante della sua storia e, intanto, è riuscito ad ottenere l’ammissibilità della richiesta di annessione al cordato preventivo respingendo le accuse della Procura. Tempo guadagnato ma che non può essere sprecato al fine di concretizzare il passaggio di proprietà a chi dimostra di essere in grado di rilanciare le ambizioni del Catania, assorbendo i debiti e salvaguardando i lavoratori. C’è l’offerta di SIGI ma, come riportato nei giorni scorsi, si va verso un allungamento dei tempi. L’ingegnere Giuseppe Di Natale e l’avvocato Ignazio Scuderi si sono dimessi dal Consiglio d’Amministrazione, rimanendo in sella il Presidente Gianluca Astorina, fresco di nomina ad Amministratore Unico. Significa due cose: il CdA non è stato azzerato ed il Tribunale è giunto alla conclusione di sospendere l’istanza fallimentare fissata per il 9 giugno.

Risultato ottenuto in virtù del fatto che i legali rappresentanti del club sono riusciti a dimostrare che “gli attuali amministratori avevano operato con grande oculatezza, ponendo in essere una gestione esclusivamente conservativa e anzi realizzando degli importanti risparmi di spesa, nell’attesa che prendesse corpo la possibilità della vendita della società”. Aggiungendo che “gli amministratori in carica al momento del deposito dell’istanza cautelare avevano assunto la carica di recente e non avevano partecipato ad alcuna delle presunte irregolarità segnalate dalla Procura della Repubblica”. Così dicono le carte del Tribunale mentre Calcio Catania, Meridi e Finaria da dicembre 2019 a febbraio 2020 “hanno prodotto ulteriori perdite per circa 465mila euro con un ritmo di circa 155mila euro al mese”. Lo stato finanziario del gruppo Pulvirenti non accenna a migliorare, motivo in più per rendere necessario in senso assoluto il cambio di proprietà. Sotto lo sguardo vigile dei commissari nominati dagli organi giudiziari che controlleranno ogni singolo passo.

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