In un’untervista concessa al quotidiano La Sicilia, l’ex difensore del Catania Nicolas Spolli fa un tuffo nel passato rossazzurro commentando anche il difficile presente etneo. Oggi in forza al Crotone, Spolli ricorda con piacere le annate vissute sotto il vulcano: il pubblico che “faceva tremare lo stadio” fin dalle fasi di riscaldamento, la vittoria di Torino con gol di Izco, il successo in casa della Lazio, il pari al cospetto del Milan con rete dello stesso Spolli, la splendida stagione alla guida di Maran con quella marcatura annullata di Bergessio contro la Juventus che grida ancora vendetta. Un Catania che faceva divertire e conquistava puntualmente lo scudetto della salvezza.
Tuttora il difensore conserva un legame speciale con la piazza, tornando spesso nella città dell’Elefante dove si stabilirà definitivamente una volta conclusa la carriera (la moglie è catanese e la figlia Benedetta è nata proprio a Catania, ndr).
In merito alla situazione attuale del club, Spolli sottolinea che “Catania merita altri palcoscenici. Il centro sportivo non ce l’ha nessuno in Italia. Mi spiace per chi è tornato per dare una mano e non è riuscito. Prima o poi il Catania tornerà a primeggiare. Ha tifosi, entusiasmo, storia. Il Catania è, come si dice in Argentina, un gigante che dorme ma che si sveglierà. Quando smetterò di giocare sarà al ‘Massimino’ da abbonato in Curva o Tribuna”.
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