Le indicazioni per la ripresa degli allenamenti della squadre di calcio professionistiche sono state aggiornate sulla base di quanto fornito dal Comitato tecnico-scientifico. Tra le più importanti novità previste, non sarà necessario un maxi-ritiro prima di riprendere gli allenamenti, mentre i calciatori saranno sottoposti a tampone ogni 4 giorni e test sierologico ogni 14 giorni. In caso di nuovo contagio, inoltre, niente quarantena ma isolamento fiduciario in una struttura a scelta del club, con la necessità di evitare contatti col mondo esterno ma la possibilità, per il gruppo isolato, di continuare gli allenamenti collettivi.
La società dovrà identificare quello che sarà il luogo della ripresa degli allenamenti collettivi. Luogo utilizzato esclusivamente da parte del gruppo squadra ed il club assicurerà pulizia e sanificazione degli ambienti. L’approvvigionamento dei test molecolari, specifica il protocollo, “non deve minimamente impattare sulla disponibilità del reagentario da dedicarsi in maniera assoluta ai bisogni sanitari del Paese”, e si intende esclusivamente a carico delle singole società. Allenatore e staff indosseranno la mascherina e staranno a due metri di distanza. Mezzi propri per arrivare e andar via dalle sedute, tutti i soggetti dovranno esser dotati di DPI. La società deve predisporre termoscanner a distanza e saturimetro all’ingresso del luogo di allenamento. Chi avrà oltre 37.5°, dovrà far ritorno al proprio domicilio, ove verrà seguito in ottemperanza alle linee guida del Ministero della Salute. Le sedute in palestra, almeno per la prima settimana, dovranno continuare ad essere ridotte all’essenziale privilegiando l’allenamento fisico all’aperto. Tuttavia, quando effettuate, esse dovranno essere programmate in modo da limitare la presenza dei calciatori, alternandoli, e posizionando i macchinari/attrezzi della palestra ad almeno 2 metri di distanza tra loro, possibilmente all’aperto o in ambiente ben areato e con ventilazione forzata, garantendo la massima igienizzazione degli strumenti.
Due metri di distanza o ingressi scaglionati negli spogliatoi e luoghi chiusi, docce da evitare almeno nella prima settimana per non favorire la diffusione del virus (aerosol). Per quanto riguarda l’uso della Sala Medica, massaggi, fisioterapia, le sedute, almeno nella prima settimana, dovranno essere programmate sotto il coordinamento del Medico Sociale e limitate alle reali necessità. I pasti dovranno essere serviti self-service evitando contatti con il personale del ristorante, che dovrà indossare mascherina e guanti. Lavaggio delle mani obbligatorio.
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