Siamo abituati a vederlo sbracciarsi, sbraitare se qualcosa non va, dando quasi l’impressione di volere scendere in campo pur di aiutare la squadra. Cristiano Lucarelli è stato un lottatore nelle vesti di calciatore, riportando anche in panchina il carisma di sempre. In questi mesi in cui il calcio si è fermato, proprio quando il Catania sembrava avesse definitivamente ingranato la marcia giusta, Lucarelli non ha staccato la spina. Continua ad aggiornarsi e chiedere informazioni sul Catania ed il futuro societario, sa che gli estimatori non gli mancano ma è altrettanto consapevole del suo forte legame con città e tifosi. Al punto di avere già fatto sapere che proseguirebbe volentieri l’avventura sotto il vulcano se ci fossero le condizioni per ripartire.
Malgrado il Catania fa parte della stragrande maggioranza di società di C sfavorevoli ad un eventuale ritorno sul rettangolo verde e le condizioni affinchè questo accada sembrano proibitive per la Lega Pro, lui – testone e toscanaccio di Livorno – non si dà per vinto e vorrebbe che il campionato riprendesse. Nel frattempo le notizie sul fronte societario gli fanno pervenire messaggi di speranza. Malgrado tanti avvoltoi sarebbero pronti a fiondarsi sui resti del cadavere, la luce del Catania è ancora accesa e Lucarelli auspica di scongiurare il ripetersi di quanto accaduto tre anni fa a Messina. Anche allora fece i conti con una situazione societaria difficile, in un contesto ancor più complicato dove persino sostenere gli allenamenti rappresentava un problema.
La squadra peloritana raggiunse una miracolosa salvezza. I calciatori si dedicarono anima e corpo al soddisfacimento delle aspettative nonostante fossero abbandonati a se stessi. Lucarelli ebbe il grande merito di allontanare il gruppo dalle criticità, spronandolo ad andare oltre ogni più ottimistica previsione. Da Messina a Catania, il tecnico livornese è riuscito ad inculcare la stessa mentalità, ricompattando anche lo zoccolo duro dei tifosi. Lo stato psicofisico della squadra, in netta e continua crescita, lasciava intravedere segnali lusinghieri. Peccato che l’impatto del Covid-19 abbia frenato l’avanzata rossazzurra. Ma chissà che non possa coincidere con un nuovo inizio, per una piazza dal fascino antico follemente innamorata della matricola 11700.
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