Il centrocampista ex Catania, venuto in soccorso dell’Ospedale Cannizzaro mettendo a disposizione una sua maglia attraverso l’iniziativa benefica The Biggest Game, ricorda l’esperienza vissuta alle pendici dell’Etna al quotidiano La Sicilia:
“Del pubblico ricordo la passione. Riuscivamo a beneficiare di una spinta pazzesca. Tra vittorie epiche e sconfitte pesanti, il pubblico era sempre lì a sostenerci. Questo mi emoziona. Rimpianti e ricordi? Rimpiango Catania 2-3 Inter, quando eravamo avanti 2-0. Saremmo entrati in zona Europa League in caso di vittoria. Per il resto ho indossato la maglia rossazzurra per otto anni, fatti di alti e bassi ma bellissimi. Ricordi felici come il gol alla Juve e celebro sempre il primo anno, la sfida salvezza vinta sul Chievo a Bologna col pubblico che ci festeggiava come se avessimo vinto lo scudetto. Impresa incredibile con mezza squadra infortunata, era un Catania che lottava. Catania è casa mia, rientro sempre con piacere nei giorni liberi. Mi auguro che possa tornare in Serie A, adesso con tutte le difficoltà che ci sono parlare così sembra un controsenso. Sarà una scalata difficile, ma speriamo possa accadere qualcosa di straordinario come straordinari furono quegli anni”.
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