La FIGC vorrebbe portare a termine tutti i campionati professionistici, la Lega Pro non è dello stesso avviso. A questo proposito interviene il Presidente Francesco Ghirelli ai microfoni di Sky Sport. Ecco le parole evidenziate da tuttoc.com:
“Il Consiglio Federale è il dominus. Noi siamo stati coerenti con la scelta del 21 di febbraio, quando abbiamo sospeso la prima partita. Abbiamo messo la salute al primo posto, è un valore non negoziabile. Abbiamo valutato con i medici sociali, ci hanno detto che non sono in grado per strutture, condizioni dei medici, un percorso di ripresa di questo campionato. A me dispiace moltissimo. Se mi si chiedesse quando vorrei tornare a giocare risponderei ‘ieri’. Rispettiamo l’idea del presidente Gravina di insistere per la chiusura del torneo. Ma vogliamo anche rispetto per la nostra posizione, essendo impossibilitati a farlo. Ogni percorso ha contestazioni, non è possibile trovare una soluzione che trovi tutti d’accordo. Se si dovesse aprire la questione dei playoff, si dovrebbe contestare una decisione presa a maggioranza, ovvero quella del merito sportivo”.
“Non intendiamo abbassare la guardia. Abbiamo detto che chi non paga per due mesi va fuori, lo stesso per chi non gioca due partite. Ci sono milioni di euro bloccati dalle fideiussioni. Ci è stato chiesto di reimmettere liquidità. Noi possiamo impegnarci come Lega a garantire le questioni relative a emolumenti e simili, si farà garante di una garanzia che sostituisca la fideiussione. Noi non erogheremo soldi a società inadempienti e pagheremo direttamente i club”.
“Il blocco delle retrocessioni è il punto critico. Siamo partiti da due criteri: ancorarsi alle norme federali e trovare una soluzione che crei meno problematiche o ricorsi possibili. Con la combinazione del blocco delle retrocessioni e le promozioni dalla D, abbiamo chiesto di bloccare anche i ripescaggi, altrimenti saremmo andati in ulteriore sovrannumero. Poi vedremo se al termine tutte quante si iscriveranno, mi auguro che con i provvedimenti del Governo, come la cassa integrazione e l’intervento sull’IRAP, si possa venire incontro ai club. Ma il grosso dobbiamo farlo noi”.
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