Martedì 19 maggio. E’ scoccato il secondo giorno di una settimana che produrrà effetti determinanti per il futuro. C’è in ballo la salvezza del Calcio Catania e della matricola 11700. Un sogno che non può finire per una fede che non conosce confini. Quelao del popolo rossazzurro che ha vissuto gioie e dolori prendendo parte ad una storia intensa, emozionante, caratterizzata da una passione tramandata da padre in figlio. Una storia attraverso la quale di pagine ne sono state scritte tante, dalle battaglie delle categorie inferiori alla Serie A con attori i giocatori, tecnici e dirigenti ma protagonisti solo e soltanto i tifosi. Perchè nessuno, al pari di loro, potrà mai comprendere fino in fondo l’essenza, il significato racchiuso da quei colori.
Oggi i battiti del generoso cuore rossazzurro sono più che mai accelerati perchè il grande amore per l’Elefante è messo a dura prova dalla istanza di fallimento depositata dalla Procura della Repubblica. Le contestazioni sono gravi, la situazione debitoria fa paura ed il Catania versa in stato comatoso. Ma dal coma ci si può anche risvegliare e, in questo senso, l’unica speranza è rappresentata da chi sarebbe disposto ad acquisire le quote del club sobbarcandosi una montagna di debiti predisponendo un piano industriale che dia garanzie adeguate per il proseguo dell’attività e soddisfare i creditori. Valutazioni, queste, che dovrà fare il Tribunale con scrupolosa attenzione.
La luce potrebbe definitivamente spegnersi, ma non è finita. Al momento, dopo il bluff americano, gli unici soggetti che possono provare a salvare il Catania sono i componenti della cordata promossa dal Comitato di Maurizio Pellegrino e Fabio Pagliara. Cordata che, dopo svariati tentativi effettuati in questi mesi, punta ad un deciso affondo nelle prossime ore costituendo una S.p.A. adeguatamente patrimonializzata, la quale entro mercoledì/giovedì invierà un’offerta ufficiale, vincolante e con scadenza perentoria. Intanto è stata fissata per il 25 maggio una prima udienza attraverso la quale stabilire un Cda formato da amministratori nominati dal Tribunale.
Nel frattempo il Sindaco Salvo Pogliese è pronto ad avviare contatti approfonditi con Pellegrino per saperne di più sulle strategie da approntare nell’ottica di definire l’acquisizione delle quote per il passaggio di proprietà. Bisognerà anche risolvere la grana stipendi, a seguito della messa in mora dei giocatori che non hanno ricevuto le mensilità di gennaio/febbraio e potrebbero rivolgersi al Collegio Arbitrale se non si ovvierà al problema in tempi strettissimi. Per il Catania, quindi, i prossimi saranno giorni cruciali. Da dentro o fuori. C’è una fiammella di speranza ed è bene sottolinearlo, ma bisogna fare in fretta.
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