“Ho realizzato un sogno che inseguivo da tempo. Voglio rendere felici i tifosi catanesi perché io, tifoso rossazzurro lo sono stato sempre. Seguivo il Catania in Curva Sud. Vengo per vincere, Catania è una grande città, con grandi aspettative. Attraverso la programmazione, vogliamo raggiungere la A nel giro di tre anni per restarci a lungo”. Con queste parole Antonino Pulvirenti si rivolse ai tifosi etnei da neo Presidente del Catania. Era il 2004, in data 29 maggio visse la sua prima gara da numero uno rossazzurro in Serie B, Catania-Fiorentina. 1-1 il risultato finale.
I viola partono male contro un Catania tutt’altro che arrendevole. Al 24′ su un lancio di Montervino, Berrettoni controlla perfettamente in area di petto e con una splendida girata di destro al volo fulmina Cejas. Fiorentina paralizzata dallo svantaggio che attende l’avvio di ripresa per confezionare la prima replica (punizione di Fontana di poco a lato). Il Catania di rimessa ha con Mascara la palla buona per chiudere i conti ma si vede respingere dal palo un bel diagonale di destro.
Incapace di attaccare con lucidità la Fiorentina ha bisogno di un episodio fortunato per pareggiare. Al 71′ Ariatti cade in area contrastato da Montervino. L’arbitro Messina fischia un rigore inesistente, scatenando le proteste catanesi. Dal dischetto Riganò non fallisce. Pareggio con l’amaro in bocca per il Catania, ma si ricorda un clima d’entusiasmo con la Tribuna B a salutare Pulvirenti con uno striscione recante la scritta “Benvenuto Presidente”.
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