Continua a tuonare il Presidente del Brescia Massimo Cellino, ospite di ‘Tutti Convocati’, formato radiofonico sul calcio di Radio24:
“La FIGC mi ricorda il nostro Governo, crea un sacco di commissioni ma è solo politica e burocrazia. È una tragedia su cui stiamo scherzando tutti ancora, io vivo a Brescia e vi auguro di non vivere mai il Covid-19, nel resto d’Italia non se ne rendono conto. Di andare in Serie B non me ne frega nulla, ci vado domani mattina. Nascondersi dietro i problemi economici è sbagliato, l’azienda calcio è come tutte le altre, ma nel sistema mondiale è l’unica in grado di risollevarsi e ripartire senza chiedere aiuti a nessuno. Io sono a Brescia e ho paura di uscire in giardino. In questo momento non si gioca, ma tutti abbiamo interesse che si riprenda a giocare. Come si fa a giocare a giugno, luglio, quando i bilanci chiudono a giugno e i contratti anche? I calciatori riprendono senza fare un giorno di vacanza? Ma si strappano tutti! Come ha detto Ranieri, i giocatori di Serie A sono come macchine di Formula 1 e stare fermi due mesi è una cosa mai accaduta prima”.
“Se il Brescia deve retrocedere per salvare il calcio io firmo subito e non faccio causa a nessuno. L’unica soluzione è spostare tutto di un anno, come fatto con le Olimpiadi e gli Europei. Giocare a porte chiuse è una bestemmia, non è una soluzione. La prima componente del calcio sono i tifosi. Capisco Galliani, anche io al posto suo sarei incazzato se il Monza non dovesse andare in B. In A sarebbe penalizzato Lotito e lo stesso discorso vale per Benevento in B e Vicenza in C. Questa, però, non è una situazione normale”.
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